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domenica, marzo 11, 2007

A maccarò, tu mm'hai provocato....



Rispondo al commento lasciato al post "Come sei veramente".
Intanto ringrazio per aver lasciato un commento intelligente.
Premetto col dire che il mio livello di conoscenze musicali è relativamente limitato: a parte Cafiso, che da bambino partecipò al programma per giovani talenti (di cui non ricordo il titolo), condotto da Mike Bongiorno, non conosco gli altri nomi.
Ma non è questo il punto.
Quello che volevo evidenziare io, ma ritengo ne converrai con me, dato ciò che hai scritto, è che in ogni aspetto della vita, ognuno di noi, ha il proprio punto di vista. Vediamo se per mezzo di qualche esempio, riesco ad essere più chiaro.
Intanto, non credo al "sentito dire", meglio constatare personalmente. Ciò premesso, parliamo di Alex Britti o Max Gazzè?!?
Di loro "si dice" siano dei grandi musicisti e per quel po' che ho sentito, devo ammettere che in parte è vero. Purtroppo però, come si dice in catanese, "i maccarruni, inchiunu a panza" (sono i maccheroni che fanno sostanza). In altre parole, Allevi, che per me rimane lo stesso un grande (prova ad ascoltare gli album editi prima di "Joy", quindi prima di essere così "discusso") avrà deciso di emergere e cominciare a raccogliere (secondo il suo punto di vista) i frutti di ciò che in tanti anni, ha seminato. Per fare ciò, è chiaro che è dovuto scendere a compromessi.
Tutte le persone da te menzionate, avranno scelto di vivere la musica, per quello che riesce a dar loro...senza il bisogno di dover fare "le prime donne". Non c'è da biasimare ne gli uni, ne l'altro. La vita è fatta di scelte.
Ma meglio Allevi, a mio avviso, che quella stronzata di programma di propaganda musicale-politico, quale è stato il festival di San Remo.
A parziale conferma che sono d'accordo con te, ti lascio una piccola metafora: hai mai visto il "Colonnato del Bernini"? Molti, ne rimangono meravigliati, ma... a chi ed a che serve?
Parallelamente, ti sei mai soffermato a pensare che giornalmente utilizziamo questo meraviglioso apparecchio informatico, senza apprezzarne il massacrante lavoro di chi sta dietro le quinte, per rendere più accessibile il rapporto uomo-macchina.
Hai mai pensato per esempio a quei poveri sconosciuti che realizzano i vari font, che noi utilizziamo?
Beh loro hanno preferito rimanere "dietro le quinte", ma il risultato del loro lavoro, è tangibile. Giornalmente.
Purtroppo, per concludere, discutere di un tale argomento diventerebbe difficoltoso e "troppo filosofico".
Ti ringrazio ancora una volta per il tuo commento. Mi è piaciuto.
Continua a scrivere, se ti va.

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