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mercoledì, febbraio 28, 2007

Per essere insostituibili, bisogna essere diversi!


Non si tratta di pubblicità, ma di un modus vivendi. Vedete Lapo Elkann?!?
Molti, lo prendono per il culo (forse qualcuno gliel'ha pure preso - scusate, mi sono lasciato andare con la volgarità), ma lui è spontaneo. E' diverso (in che senso???!!!???) e se ne fotte.
Il problema che lui è diverso perchè è tutto costruito, studiato nei minimi dettagli (mai sentito parlare di marketing e dei suoi effetti?)
Io mi riferivo all'essere diversi, ma spontanei. Come quel barbone di Roma, che si era candidato come sindaco. Quello è un grand'uomo!
Pensate, pur essendo un non abbiente, regalando sorrisi, riesce ad estorcere l'elemosina alle persone e, cosa ci fa con quell'elemosina? Mantiene, a distanza, dei bambini africani!!!
Nel mio piccolo, da tre anni a questa parte, mi sono imposto dei valori.
E' difficile tenere una linea rigida, se si considera il mondo in cui viviamo.
Le tentazioni, non mancano. Io ci provo, ma non Vi nascondo che a volte, sconfortato, sarei tentato di essere un numero come tanti altri. Un "flat lined" (elettroencefalogramma piatto), guidato dai media, dalle tendenze e dagli altri. Incontrerei senza alcun dubbio meno difficoltà.
Giusti o sbagliati, ho dei miei modi di vedere!
Peccato che a volte la gente non creda alla veridicità del mio "essere".
Quasi sembra così bello che non può essere possibile crederci.
Ecco perchè a volte mi chiedo: chi cazzo me lo fa fare percorrere strade irte di difficoltà, se a fare come gli altri, si centrano molti più obiettivi? Oltretutto se si commette un errore, nessuno ti dice nulla. Mentre adesso, pare che nessuno sia disposto a perdonare l'eventuale errore.
L'unica cosa che mi spinge ancora a tenere questa condotta, è che nonostante siano poche, mi prendo sempre delle GRANDI SODDISFAZIONI.
L'importante è aver costanza e pazienza.
Riporto, qui di seguito qualche bella massima:
Chi vive senza follia non è così saggio come crede. (F. La Rochefoucault)
Essere se stessi significa, prima di tutto, non nascondere le proprie debolezze. (G. Haldas)
Il piacere garantito non è piacere. (Voltaire)
Non è perché le cose ci sembrano inaccessibili che non osiamo. E’ perché non osiamo che le cose ci sembrano inaccessibili. (Anonimo)
Per essere insostituibili bisogna essere diversi. (C. Chanel)
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri. (O. Wilde)
Quello che siete dice di più di quello che dite. (Anonimo)
Tutti pensano di cambiare il mondo, nessuno di cambiare se stesso. (L. Tolstoj)
Penso che nella vita bisogna saper scegliere. Io ho scelto di vivere così...nonostante le difficoltà.-

lunedì, febbraio 26, 2007

Illusions - Shawn Lane


Musicalmente qualcuno mi definisce una persona coerente.
Mi auguro sia davvero così, non solo musicalmente.
Da qualche anno ormai, sono rimasto affascinato dalla musica strumentale. Concentrato di fluida melodia, estro, tecnica ed emozioni! Una sorta di 7 7 7 !!!
Mi è entrata nelle vene ed è in grado di suscitare emozioni intensissime.
Riascoltare la stessa canzone può essere diverso, se l'umore è alto, se c'è una bella e soleggiata giornata, se la vita scorre via senza gravi problemi. Magari si scopre qualche dettaglio musicale (un entrata di batteria, un riff di basso, un background di tastiere o di seconda chitarra...) e mi si riempie l'anima, di gioia.
The Dixie Dregs, Steve Morse, Andy Timmons, Joe Satriani, Steve Vai, Marty Friedman, Jason Becker ed il grande Shawn Lane (in foto).
Di quest'ultimo, considerato uno tra i più grandi chitarristi elettrici contemporanei, adoro l'album "Power of ten".
Composizioni come "Esperanto", "Gary pianos flying", "Not Again", "Epilogue" e la meravigliosa "Illusions", non parlo di esasperazione della tecnica strumentale, ma melodia, pulizia, atmosfere vibrazioni ed emozioni.
Queste musiche, al pari delle altre espressioni artistiche (poesia, pittura, scultura...) trasmettono il "segnale" di chi le ha composte.
Chissà se riesco a "saper leggere ed interpretare" almeno un po', ciò che il grande Shanw Lane aveva nel cuore e nel cervello.
In cuor mio, sarebbe bello, sapere se ciò che sento si avvicina, almeno un po' agli intenti del compositore

domenica, febbraio 25, 2007

Meravigliosa Creatura



Ognuno di noi, ha un perchè, su questa Terra e abbiamo il dovere di lasciare il nostro segno. Magari, con qualcosa di positivo.
L'esperienza, nel bene e nel male, per chi ha quel minimo di umiltà e sensibilità, rappresenta una parte di noi e dovrebbe tornarci utile per capire e discernere ciò che è positivo da ciò che non lo è.
Lo "scrittore dello spirito", Sergio Bambarèn, scrive:
"Dio, dammi la serenità di accettare quello che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quello che posso e la saggezza di comprenderne la differenza".
Proprio grazie all'esperienza e ad un pizzico di saggezza, per coerenza, devo affermare che è difficoltoso accettare certe cose, perchè non è semplice fare i conti con se stessi e riconoscere le proprie debolezze (che ci posso fare se ho sempre il pallino per l'eros - scherzo)
Ma è cosa saggia, riconoscere ed ammettere certe debolezze e cercare di lavorarci un po' su.
Rimarrei molto volentieri legato al mio passato, ma ciò non mi permette di andare avanti a meno che non arrivino segnali differenti.
Una strana febbriciattola, ieri sera, mi ha costretto a rimanere in casa da solo.
Al sabato si sa, un po' alla maniera de "il sabato del villaggio", tutti hanno desiderio di rinascere, uscire, stare in compagnia e rimettersi in gioco.
Nessuno ragionevolmente, desidera rimanere da solo.
Si cade facilmente nello sconforto. Poi dover fare i conti con se stessi, combattere certi mostri, certe paure ed insicurezze... è proprio vero: "un uomo solo, è sempre in cattiva compagnia".
Per un'intera giornata, non ho fatto altro che cercare di sopprimere la tentazione di scrivere sms ad una "meravigliosa creatura".
Non posso certo costringerla a distruggere il suo equilibrio e ho dovuto mettermi in testa, di rasserenarmi ed accettare la cosa, per come è.
Qualcuno mi giudicherà un perdente. Opinioni, non scienza esatta (vedi post "Scienza ed opinioni - 06 dicembre 2006)!
A tarda sera finalmente, sono stato colpito da una pubblicità: "Aiuta un bambino con un Sms al 48545".
Anche loro sono... meravigliose creature!
L'ho fatto e la tentazione per la causa perduta, è svanita!
P.S. Sono stato abbastanza farraginoso, nell'esporre la cosa?!?

martedì, febbraio 20, 2007

La vera madre di Richard Gere

Ieri, ho accompagnato una Signora in aeroporto.
E' una Signora piccoletta, ma con un cuore grande.
Con non pochi sacrifici è riuscita a far crescere in maniera sana, ben 5 figli e fedelmente, sta al fianco del suo compagno di vita da 46 anni!
Sin da bambina non ha avuto vita facile e certamente di bocconi amari non gliene sono mancati.
Ciononostante ha sempre trovato la forza per superare tutto.
Piccola nelle dimensioni, ma senza alcun dubbio, una Gran Donna.
Avreste dovuto vederla: sofferente, ma sempre pacata. Serena.
Chi la conosce bene però, sa che non è così.
Indossava un cappotto scuro ed un cappellino grigio chiaro che la facevano apparire come una bambina appartenente ad'una meravigliosa fiaba.
In tanti anni, mai nessuno le ha sentito dire che era stanca.
Capelli lisci, non lunghissimi. Bianchi.
Una bocca molto bella ed un bellissimo taglio d'occhi.
A vederla, qualcuno potrebbe pensare che è la mamma di Richard Gere.
Io, sono felicissimo che non sia così: è mia Madre!!!

sabato, febbraio 17, 2007

Eia Eia Eia Alalà!


Fu l'urlo di acclamazione dei fascisti, ma ancor prima fu l'urlo di Gabriele D'Annunzio, prima che partecipasse al bombardamento su Pola.

D'annunzio fu un personaggio alquanto stravagante: "Tutto ei volle provar...".

Non ho le stesse velleità dannunziane sinceramente (a tutto c'è un limite, non credete?!?), ma nel mio piccolo, l'attrazione per l'eros e quel pizzico di stravagante humor, mi riportano a D'Annunzio... ma ci credete veramente alle stronzate che scrivo???!!!???

Scusate la premessa, ma con l'acclamazione Eia Eia Eia Alalà, volevo collegarmi a Benito Mussolini ed in particolar modo alle sue due donne, più note: Rachele e Claretta.

Chi si sente chiamata in causa, starà giustamente pensando che sono un folle!

In effetti, nella storia della mia vita, ci sono "pagine" che portano i nomi di Rachele e Clara.

Due donne, caratterialmente e fisicamente, diverse, ma accomunate dall'essere combattive, dall'essere altruiste e generose (almeno nei miei confronti) e... con mio sommo dispiacere, dalla vicinanza agli ideali di sinistra (viva gli astensionisti!!!).

Sicuramente, un giorno dedicherò un post ad ognuna di loro, perchè hanno lasciato segni indelebili, nella mia vita.

In molti, riconoscete le potenzialità della mia memoria. Una "memoria elefantiaca".

Certo! Sono figlio della Catania "du liotre"!!!

La verità però, è che una tale memoria è come la lama d'un coltello, infilzata nel cervello.

Più sono vivi ed intensi i ricordi, più senti le lacerazioni da essi provocate.

Meno male che esistono anche momenti gaudiosi!

Non vi seccate, se d'ora in poi, al telefono risponderò: "Alalà"!


P.S. ... A proposito, se vedete un paio di scarpe come quelle del D'Annunzio (con la decorazione fallica in eiaculazione), fatemi sapere. Potrei essere interessato a comprarle!

venerdì, febbraio 16, 2007

Catania crolla


Rieccomi qui!

Scusate il silenzio non voluto.

Catania Palermo 02 Febbraio 2007.


Cosa non è successo???!!!???

Per un pugno di teste di cazzo frustrate, la nostra città, si è trovata nelle pagine di tutti i giornali, nella bocca di tutti i "tele giornalisti" e ahimè, nella bocca di qualche ignorante che crede ancora alla favola dell'asino che vola!

La categoria più viscida e schifosa, è sicuramente quella dei giornalisti. Per fortuna, qualcuno si salva ancora.

Non voglio aggiungere nessun altro commento.

Di certo, posso dire che ogni sera, davanti all'ingresso dello stadio Angelo Massimino di Cibali, molte persone si fermano, anche con i rispettivi bambini (lezione di educazione civica), per volgere una preghiera all'ispettore Filippo Raciti o semplicemente per meditare, in silenzio.

La foto, l'ho scattata personalmente, con il mio telefono cellulare.

Non servono i cortei, non servono le proteste. Più efficiente ed efficace, sarebbe una presa di coscienza, da parte di tutti i tifosi e più in generale dei cittadini catanesi. Certe persone o gruppi, dovrebbero essere allontanate ed escluse.

E' a causa di queste "rotten apples" che la città ed i suoi cittadini è stata etichettata in malo modo.

A proposito, tifosi o giocatori palermitani, hanno lasciato una giacchetta della società sportiva calcio Palermo, al fianco delle numerose sciarpe rosso-azzurro, poste all'ingresso, vicino ai fiori.

Prima di tutto l'orgoglio d'essere Siciliani, l'essere civili, poi l'essere sportivi e per ultimo, un po' di sano campanilismo. Forse è questa la formula equilibrata per essere dei bravi tifosi Siciliani... forse!

To be on time