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mercoledì, marzo 07, 2007

Come sei veramente



Sembra avere uno sguardo inquietante a vedere questa foto, ma Giovanni Allevi, pianista e filosofo, è un simpaticone; un tenerone!
Quanti di voi avranno già sentito la colonna sonora della pubblicità BMW. La musica della canzone "Come sei veramente", composta da Giovanni Allevi, per l'appunto, è stata selezionata dal regista dello spot, Spike Lee. Pensate, quella musica ha girato il mondo ed è stata concepita e suonata da un italiano. Nessuno però ha enfatizato che ad Allevi è stato riconosciuto il disco di platino, ne tantomeno è stata enfatizzata la notizia che viene considerato uno tra i più grandi compositori contemporanei di pianoforte!
In effetti c'è troppo da parlare del festival della canzone italiana (di cui francamente quasi mi vergogno) delle chiappe della Hunziker o delle picconate di Baudo verso Prodi o Padoa Schioppa.
Sempre la solita storia del fumo negli occhi. Siamo dei pecoroni!
Vi lascio un link per ascoltare qualche nota di Allevi: http://www.giovanniallevi.it/sito/audio.html
Infine un suo scritto:
"...è la musica che guida il gioco"
La musica attuale gioca con gli stili di tutti i tempi.
La musica è giunta alla nascita: dopo aver girato nei secoli attraverso vari e pochi autori entra nel circo colorato dei nostri giorni, e gira, gira, gioca si diverte, viene cambiata e ricambiata in mille forme, viene vissuta da tutti, non è più un fiume ma un ribollente ed eterno lago.
La musica è libera dai periodi temporali, dai compositori. Non c'è più la storia della musica, lineare, ma un presente, vario ed esteso, come una rete, un ipertesto dove, nella contemporaneità, ci sono delle esperienze, uniche ed irripetibili.
Alla fine la musica è riuscita a divenire mezzo di espressione di tutti.
Certo il rischio è che il lago ribollente di colori, a forza di ribollire diventi un unico colore.
Ma forse no! Perche le persone che la fanno sono sempre diverse, anzi oggi sono più libere di essere diverse.
Oppure oggi viviamo l'evento eccezionale dei colori che da poco ribollono nel lago.
Cosa voglio io dalla mia musica?
Che faccia un discorso, che abbia delle tensioni interne, che sia temporale, non statica.Ma soprattutto che esprima se stessa usando tutte le mie energie come un suo manovale.Quando inizio a scrivere un pezzo è come se fossi un archeologo che ha appena scoperto un pezzetto della cresta di un dinosauro: tutto il lavoro consistenel riportarlo alla luce, intero.
Non mi importa quanto tempo ci vorrà. La fatica sarà pari all'entusiasmo e l'impegno mi occuperà di giorno e di notte. Non mi importa nemmeno che il risultato sia comprensibile: il dinosauro è li e richiede tutte le mie forze, per tornare a manifestarsi.
E' la musica che guida il gioco, non le logiche di mercato. E' lei che ti dice dove vuole andare, che strada prendere: è esigente e capricciosa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sopravvalutato, certo, questo Allevi. Gode di una attenzione spropositata da parte della stampa. Mi hanno detto che il suo produttore è il titolare di una grossa agenzia di ufficio stampa, che cura gente tipo Ligabue (guarda caso infatti ha aperto i suoi concerti), Festival di Sanremo ecc. Sara' questo il motivo per cui non c'è stato UN GIORNALISTA UNO che si sia permesso di dire che si, suona bene, ma come altri centomila pianisti in Italia?!?!
Sara' sempre grazie a cotanto ufficio stampa che quando suonera' di nuovo al Blue Note di New York (noleggiato, e riempito a suon di inviti come le volte scorse) usciranno paginate intere sui giornali mentre quando Pollini ha vinto un Grammy due settimane fa sono uscite 3 righe dico tre?!?! E che dire di tutti gli altri musicisti italiani che suonano in giro per il mondo? Che dire dei vari Rava, Bollani, Cafiso, Petrella, ma anche Gianmaria Testa,Riccardo Tesi, Stefano Di Battista o il duo Magoni-Spinetti?!?! Basta fare una veloce ricerchina su Google (e anche su Google Blogs) per rendersi conto di chi è veramente conosciuto all'estero....ma che si chiama tournee in Cina suonare 2 volte per l'Istituto di Cultura Italiano?!?!
Ovvio che questa attenzione si traduca nel pienone che al momento fa in tutti i teatri dove va a a suonare. Ragazzini che credono veramente di andare a sentire "il Mozart del 2000".
Vabbe', magari li educa un po', magari poi gli vien voglia di ascoltare qualcos'altro.
Ma avete notato che nelle interviste ad Allevi non si parla praticamente mai di musica ma solo di stupidaggini tipo la pasta al tonno, il gamberetto Maciste, la telefonata al padrone del Blue Note (...ma che film ha visto?!?!), gli attacchi di panico ecc....hanno voluto creare un personaggio, un po' tonto a dire il vero. Peccato per lui che, anche per via del pubblico a cui si rivolge con le sue canzonette strumentali, queste cose durano poco....

To be on time