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sabato, dicembre 23, 2006

Qualche video più o meno carino

Ogni tanto la TV, non propone nulla di interessante ed è proprio in queste occasioni che internet diventa potenzialmente un ottimo "ammazza tempo".
ecco qualche esempio:
http://www.killsometime.com/video/video.asp?ID=379 per questo, attiva gli altoparlanti: grande musica e grandi effetti;
http://www.killsometime.com/animations/animation.asp?ID=7 incontro romantico
http://www.killsometime.com/Video/video.asp?ID=765 pensa se ogni volta che lo facciamo, qualcuno fosse dotato di occhiali ad infrarosso;
http://www.killsometime.com/Video/video.asp?ID=694 ricordati di non arrivare tardi agli appuntamenti…soprattutto quelli di lavoro. Ma non emulare!

Ai martoriati carabinieri, segue la Guardia di Finanza

Un finanziere si reca presso una Sinagoga per fare un controllo fiscale sui conti e sui registri della stessa.
Alla fine del controllo, trovando tutto perfettamente in regola, pensa tra se che non può tornare in caserma a mani vuote e senza aver trovata la benché minima irregolarità.
Allora chiede al contabile della Sinagoga: "So che voi utilizzate parecchie candele durante le vostre cerimonie, mi dica: come smaltite la cera che rimane?
"Il contabile risponde: "Vede, noi raccogliamo tutta la cera in queste apposite casse e poi le spediamo all'industria della cera che ricicla quantorimasto e ci rispedisce delle nuove candele. Come può vedere dai documenti di trasporto emessi e da quelli emessi dal produttore di candele.
Non contento, il finanziere, chiede di nuovo: "Io sono a conoscenza che, sempre durante le vostre cerimonie, voi utilizzate del pane, per l'eucarestia. Come smaltite le briciole di pane che rimangono?
Il contabile risponde: "Anche qui agiamo nella perfetta regolarità infatti, raccogliamo tutte le briciole in queste casse che poi, accompagnate da regolare documento di accompagnamento, inviamo al panificio che, ci restituisce del pane intero.
Al finanziere, finalmente, viene il colpo di genio e chiede: "E quando fate la circoncisione, cosa ne fate della pelle che tagliate ai vostri adepti? La vendete in nero?"
Il contabile ribatte: "Guardi, la mettiamo in queste casse, la inviamo, con regolare documento di spedizione, alla Guardia di Finanza e loro, ogni tanto, ci mandano una TESTA DI CAZZO!!!!"

martedì, dicembre 19, 2006

Uncle Steve...in purple suited





Poche parole: 10 Marzo 2006, Palazzetto dello sport di Acireale.

"Rapture of the deep" Tour

Ticket's box office è ancora fornito di un certo quantitativo di biglietti. Chi fosse interessato, può farmi sapere: ho amicizie, all'interno...mi raccomando però, soldi alla mano !!!


venerdì, dicembre 08, 2006

La poesia dei nomi di battesimo...in catanese

Sentirsi chiamare, in questa città, è meraviglioso.
Un piccolo assaggio dei nomi, tipici e non, della nostra area:
Alfio = Iaffio;
Giovanni = Giuanni;
Carmela = Cammela;
Simone = Samuni
Kevin = Kevinni
Salvatore = Savvatore
Nicola = Nicuola
Francesco = Frangesco
Antonio= Antuonio
Anna = Ianna
Angelo = Iancilu
Jessica = Ggessicaaa
Filippo = Fulippu
Sebastiano = Sebbastianu = Jano = Vastianu
Vincenzo = Viscienzu
Enzo = Ienzo
Elisa = Ielisa
Elisabetta = Ielisabbetta
Agata = Iaita
Alessandro = Alessantro
Concettina = Scettina
Alberto = Abbetto
Roberto = Robbetto
Andrea = Iantrea
Biagio = Biaggio
Orazio = Uorazio oppure Arazziu
Sabina = Sabbina
Santo = Sando
Domenico = Ruminicu
Emanuela = Iemanuela
Enrico = Erricu
Ernesto = Ennestu
Fabrizio = Fabbriziu
Gabriele = Ggabbriele
Giorgia = Gioggia
Graziella = Ggrazjealla
Carlo = Callo
Ascenzio (Ezio) = Iezzio
Leonardo = Leonaddo
Linda = Linta
Luciano = Luscjano
Luigi = Luiggi
Manlio = Mallo
Marco = Macco
Margerita = Maggherita
Questo, naturalmente, era solo un assaggio.
Fozza Catania!

mercoledì, dicembre 06, 2006

Scienza ed Opinioni

Per sette anni, sono stato con Rachele, una ragazza di Lentini.
Ho sempre sentito parlare di "Gorgia da Lentini". Alla sua persona, la "Città delle Arance", ha voluto dedicare la villa comunale.
Non sapendo chi fosse "Gorgia", ho voluto approfondire e neanche a farlo apposta, ho trovato qualcosa di interessante.
Lo dedico ad una persona che senza sapere nulla o quasi, di me, ha dichiarato:
"...dal tuo gesto, abbiamo capito che eccelli in filosofia, ma sei insufficiente nella pratica..." (giusto perchè sono permaloso, per iniziare, nella pratica, la punteggiatura, alla frase l'ho aggiunta io...altrimenti non se ne sarebbe compreso il significato)...

Filosofia sulla scienza (esatta) e sulle opinioni (propriamente personali, soggettive)
(Dialogo fra Gorgia da Lentini e Socrate)
Socrate - Ti sembra che sapere e credere, ossia 'scienza' e 'opinione', siano la stessa cosa?
Gorgia - No; direi che son cose distinte.
Socrate - E diresti bene. Infatti se uno ti domandasse: 'Gorgia v'è una opinione falsa e una vera?' tu risponderesti di si, credo.
Gorgia - Di si, certo.
Socrate - Ma la scienza può essere falsa e vera?
Gorgia - Assolutamente no.
Socrate - E' proprio vero, quindi, che scienza e opinione non sono la stessa cosa.
Gorgia - Infatti.
Socrate - Eppure vi ha persuasione sia in quelli che hanno scienza che in quelli che hanno solo opinione.
Gorgia - Lo credo bene.
Socrate - Dobbiamo stabilire, pertanto, due specie di persuasione: quella che produce opinione senza il sapere, l'altra che produce scienza.
Gorgia - Hai ben ragione.
Socrate - E allora dimmi, o Gorgia, quale delle due persuasioni produce nei tribunali e nelle altre adunanze la retorica intorno al giusto e all'ingiusto? Quella, cioè, da cui deriva opinione senza sapere, oppure l'altra da cui deriva il sapere?
Gorgia - Evidentemente quella da cui deriva opinione senza sapere.
Socrate - Dunque la retorica, a quanto pare, è produttrice di quella persuasione che induce all'opinione senza il sapere, e non alla scienza del giusto e dell'ingiusto.
Gorgia - Così è.
Socrate - Di conseguenza il retore non insegna nei tribunali e nelle altre adunanze nulla intorno al giusto e all'ingiusto, ma suscita soltanto una semplice credenza. Ed infatti, come potrebbe in così breve tempo insegnare ad una moltitudine di gente cose di così grande importanza?
Gorgia - Sarebbe effettivamente impossibile.
(Platone, Gorgia, trad. Vito Stazzone, Ed. APE, Catania, 1944)

lunedì, dicembre 04, 2006

Una confessione

Da non confondere con Padre Fedele....almeno quello tromba!
Mi scuso con tutti voi per non essere stato presente, negli ultimi tempi. Mi scuso pure se vi ho fatto del torto.
Premetto: questa mia, non è uno dei miei soliti scherzi.
A volte la vita ci riserva degli imprevisti, sia nei casi in cui siamo noi a prendere delle decisioni, sia nei casi in cui la natura o le persone prendono delle decisioni di fronte alle quali, si è impotenti
Dall'altra parte, l'esperienza, mi porta a dire che sviscerare le cose, in buona parte dei casi, serve solo...a rasentare la follia.
Ma ci si può illudere?
Si può vivere di filosofia?
In taluni casi ho voluto approfondire, cercando la verità.
Conclusione: della verità che si ricerca, ne è padrone solo Dio (... e io ci Credo) ed il diretto interessato...a meno che ci venga concessa la grazia di venirne a conoscenza!
A volte ho tentato di "mettervi sotto" (non pensate contorto - lo so che vi fareste male ;-D) raccontandovi i cavolacci miei.
Mi scuso se in quei casi, non ho mai chiesto il vostro punto di vista, ma dal mio, a posteriori, sono sembrato ridicolo e patetico.
Non è la solita storia della auto commiserazione.
Del resto chi mi conosce bene, conosce il mio umorismo ed il mio attaccamento alla vita.
Qualcuno di voi, ricorderà che poco più d'un paio di anni fa, ho avuto un crollo. Mi sa che ci ri sono! ;-(
Dallo scorso mese di giugno, ho rinunciato a molte cose. Risultato???!!!???
Sto gran par de palle!!!
Non ci voleva molto, ma pure Padre Fedele "strombazzava" più di me. Nonostante (qualcuno, asserisce) le mie potenzialità.
Ma "a mente è 'n filu i capiddu"!
L'unica cosa che ho raggiunto? Fare i conti con me stesso!
La cosa è alquanto "spiacevole": ho dovuto metere giù ogni sorta di maschera.
Quelle che la vita, le persone e le situazioni ti portano ad indossare.
Avrei voglia di sfogarmi, ma non gioverebbe ne a voi, ne a me.
Ecco perchè ancora una volta, Vi chiedo scusa se mi sono allontanato e se desisto facilmente alle Vostre proposte.

domenica, dicembre 03, 2006

Joulupukki - Santa Claus




Once, maybe, I believed in Santa Claus.
Now, that I am older, I am sure: Santa Claus exists!!!
Santa Claus doesn't live in Korvatunturi or Rovaniemi (Finland).
Santa Claus lives in Ojakkala, about 40 km far from Helsinki.
Doesn't have a white beard and a deep and warm voice.
But I am sure, Santa Claus has blue eyes, as you can see!
Ehhhmmm ehhmm! The nick name, from now on is Nadia Claus!!!

sabato, novembre 25, 2006

Addio Pizzo




Non c'è niente da fare, signori miei!
Di fronte a certe situazioni, anche se pericolose, anche se si può finire con le ossa rotte, bisogna tirare fuori i coglioni e dire ciò che si pensa.
L'organizzazione siciliana Addio Pizzo, nonostante la strada in salita, nonostante la mancanza di cultura, sta lavorando per far sì che il siciliano non abbia paura di fronte a certe situazioni.
Interessantissimo il sito: www.addiopizzo.org.
Più in generale, vorrei che ognuno di noi, fosse libero di esprimere ciò che sente e che pensa.
Ultimamente a me e mio fratello Paolo è capitato qualcosa che lascerebbe chiunque a bocca aperta... una sorta di scelta "politica" o e meglio definirla "mafiosa"?!?
Poichè, nel panorama italiano, ci è stato dimostrato che le due cose camminano a braccetto, ho pensato bene definirla una scelta "politico-mafiosa".
Con boriosa arroganza, ci sono state proposte alcune cose, ma, coerentemente a quanto ho scritto sopra, la nostra risposta è stata: NO!

lunedì, novembre 20, 2006

Una gita romantica



Era il 30 Dicembre 2003, quando mi recai presso l'aeroporto di Catania a prendere quella che sarebbe divenuta la mia ragazza.
In effetti, prima dell'incontro, non avevo idea di come trascorrere la giornata, così appena arrivò, evitatai di baciarla, non perchè mi facesse schifo, ma perchè avrei voluto che quel momento divenisse un momento da ricordare.
Un bacio, nel bel mezzo della confusione, con lo scenario della vecchia area arrivi, dell'aeroporto di Catania, non sarebbe stato il massimo e... decisi di desistere!
Poco dopo, mentre eravamo in coda per entrare in città, mi venne in mente un luogo a me caro. Il belvedere di Santa Caterina!
Cosi, lasciammo la "Venere Nera" Catania (per via della scura roccia vulcanica) , alle nostre spalle.
Temperatura intorno ai 12° C; un po' di vento; aria rarefatta; eccezionale visibilità e naturalmente, il sole della mia Terra. Questi, assieme all'amore, erano gli ingredienti di quella giornata. Due cuori ardenti e... uno spettacolo che regala grandi emozioni.
In quel borgo del comune di Acireale, Santa Caterina per l'appunto, scambiai il primo bacio con lei.
Mi sentii "etereo". Un tuttuno con l'aria che respiravo!
Avrei voluto "donarle" quella Sicilia che conoscevo, così, goduto il meraviglioso paesaggio costiero, dall'alto della Timpa acese (http://www.parks.it/riserva.timpa/index.html) e qualche altro "etereo momento", decisi di proseguire verso nord, in direzione di Taormina.
Dall'autostrada, varcammo il viadotto che sovrasta il fiume Alcantarah (http://www.pbase.com/smitaly/image/64818112) e poco dopo, ma solo per una "sveltina" (mi riferisco alla veloce visita), passammo per Casalvecchio Siculo ed in particolare, a visitare la basilica dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò (http://ww2.unime.it/scienze-terra/monumenti/html/pietro_paolo_agro.htm).
Ma il tempo tiranno e la fame, ci costrinsero a tornare indietro, verso Taormina.
Così, poco dopo, ci fermammo al primo dei due belvedere di Taormina (http://www.pbase.com/smitaly/image/55668241).
La sensazione era paradisiaca ed il mio sguardo era catturato da tre meravigle della natura: lei, il cielo ed il mare! Il tutto, sotto gli occhi della maestosa Etna.
La tappa successiva?!?
Beh, Vi invito a constatare personalmente : www.turrisibar.it ...Naturalmente e come sempre, non manca occasione per contraddistinguermi ...Altrimenti non sarei quel personaggio ricco di contraddizioni, quale è Simone Traina!
Oltre a mirare le sculture dedicate al dio Fallo, abbiamo gustato della buona birra e qualche pietanza tipica siciliana.
Sarò ripetitivo, ma davanti al Duomo di Castelmola, c'è un piccolo belvedere. L'ideale per qualche minuto di silenzio e scambio di effusioni, godendo d'un paesaggio che quasi, ha dell'irreale: dall'alto del monte Tauro, si vedeva chiaramente tutto il golfo di Catania, l'Etna e la Calabria. Tra le "farfalle nello stomaco" ed i brividi provocati dal fresco vento, di fronte a quello spettacolo, ci sentivamo totalmente "rincoglioniti"... nel senso positivo del termine, beneinteso!
Da Castelmola, ci recammo verso Taormina.
Il corso principale, nonostante il vento freddo, era gremito di gente e tutti quei negozi addobbati in tema natalizio, le esibizioni di artisti della strada ed il crepuscolo, hanno contribuito a creare un'atmosfera, che ancor oggi definisco indimenticabile.
Ero innamorato, di lei, ma non mi ero ancora accorto d'essere follemente innamorato di questa magnifica Terra.
Da quella volta, con la sua compania, le gite furono diverse ed ogni volta scoprivo e riscoprivo le bellezze di una Terra della quale, non mi stanchero mai!

venerdì, novembre 10, 2006

At first light - Mari Olanterä



There's a song, so often, inside my mind. When that melody and that beautiful voice, are playing in my head, I always think about my lady "Biggest Chance" : Mari Olanterä.

At firts light (music by Silje Nergaard/lyrics by Mike McGurk)

Long before I'd opened up my eyes

I felt a heavy day was coming on

There outside my window leaden skies

Filled the space where once the sun had shone

The wind is howling though it's just a breeze

Bending me and all that's in its way

Breaks my will and brings me to my knees

Tells me I can't take another day

Your out of sight

Not out of mind

Survived the night only to find

Your out of sight

Not out of mind

You helped me to see then robbed me blind

The summer's day now brings me winter's frost

The seasons are all alone and time stands still

I search for something that has not been lost

To help me climb this never-ending hill

I wabder through a landscape cold and bare

Where all that I once knew has turned to stone

There is no living thingto hold me there

No voice to tell me I am not alone

Your out of sight

Not out of mind

Survived the night only to find

Your out of sight

Not out of mind

You helped me to see then robbed me blind

martedì, novembre 07, 2006

Frank Zappa

Non perchè fosse figlio di padre siciliano (un pochino si, veramente!), ma in assoluto, " u zu Frank", è riuscito, nel bene e nel male a far parlare di se.
Titoli come "Tengo na minchia tanta" e "Fuck yourself" la dicono lunga, sul suo modo originale e stravagante di vedere ed intendere il mondo e la musica.
Domenica scorsa con zio Mike, ho ascoltato la canzone "Fuck yourself", che avevo già ascoltato anni fa (album: Flexable - Steve Vai). Devo ammettere però che dopo tutti questi anni, l'effetto che ha suscitato questa canzone, è "deleterio" (nel senso positivo del termine).
Quel groove della coppia ritmica, la chitarra di Steve Vai per finire alla voce calda e penetrante di Zappa.
Voglio riportare qui di seguito il testo della canzone: una protesta generale e contro tutti!
A tema col periodo che sto vivendo... ecco perchè come Zappa, "tengo na minchia tanta"!
Fuck Your Self
Fuck yourself with a rubber hose
Stick it in your mouth and down your throat
Up your nose and in your heinie hole
I don't care where it goes
And it don't matter if you're straight or gay
You should fuck yourself anyway
Now, you don't have to listen to a word I say
But I know you, you'll be humpin' away

Fuck yourself with your neighbor's nose

If you can't use that, use a 10-foot pole

Stick it up your ass and go for a stroll

Everyone will know you've been to this show


If you can't take, eat my stool
Masturbate with some crazy glue
I don't care what you do
Fock yourself with a garden tool
Fuck yourself with politics
Ahh they're full of fuckin' fuckin' shit
I mean you know we've been lied to ever since we were born
It's amazing that we've been getting fucked that
long

Fuck yourself with the world wide web

Man you could ride that sucker right from your bed

You may even meet a Tom, Dick, Jane or Billy

Then grab onto your modem and fuck yourself silly


Fuck yourself with your heart and soul
Give it everything you got, hey I'm talkin' to you
If you can't even fuck yourself,
How ya gonna fuck somebody else?
Fuck yourself with my microphone
I'll give it to you later when we're all alone
We can turn it up loud
And see if you come, but
Don't get your jizz on my microphone

Fuck yourself with organized religion

Now that is some seriously sinnin' business

If the Lord sees their pathetic crimes

He'll be fuckin' them 'til the end of time


And can someone explain to me this racist crap
I know it isn't white, but it isn't black
And to all you people who only see things your way

Well, you can suck my dick and take all day

Fuck your nose with a pound of blow
Watch your money get up and go
but when you burnt your brain and you say
I don't know!
I hate to tell you but I told you so

Fuck yourself with this grunge rock noise

I mean, stuff those albums in your groin

They come down on me because I know how to play -

Hey... fuck you!

Fuck yourself with a copy of Rolling Stone
Or are they too holy for your holiest of holes
Now those people think they're holier than Moses
But aren't they just a bunch of fuckin' posers
Fuck yourself with your mother's jewelry
I won't tell, I ain't a stooly
If you pounce hard enough you'll cough up a ruby
Your blood will be rich and so will your doodie

Fuck yourself with the latest fashion

With your spikes and your hair and those cute
little buttons

And if you happen to have some leather and lace

Fuck yourself 'til you're blue in the face

Fuck yourself with your income tax
They're fucking you and that's a fact
Before you know it your money's all spent
And you've just been fucked by the government
Fuck yourself with your lawyer friend
You're the only one that's getting fucked in the end
I have been so fucked by legal bills
that my asshole is the size of Beverly Hills

Fuck yourself with your full-length sweater

With your minks and your diamonds and your Irish Setter

With your cash and your trash and your sinks and your drinks

Just fuck yourself 'til you can't even think

Those of you who enjoy this song
thank you thank you, I love you
Let's get it on
But for those of you who are totally outraged
Fuck yourself with your face
.

lunedì, novembre 06, 2006

In Hell

L'altra sera sono rincasato tardi, dalla mia giornata lavorativa.
Notte "calda", piena di pensieri e preoccupazioni.
Bruciore di stomaco infernale.
Su "Televideo", ho visto che c'era un film con Jean Claude Van Damme. "In Hell", il titolo.
Mi sembrava a tema con il mio bruciore di stomaco ed ho pensato bene di vederlo.
E' la solita storia di una vittima della giustizia che inizia il viaggio verso la conoscenza del suo io, ma non è questo il punto.
Mi sono piaciute delle sue riflessioni:
- "Per tante parole inutili, è meglio non dirne nessuna";
- Senza il male non riusciremmo a riconoscere il bene".
Le ho fatte subito mie.
Ahh, a proposito, nonostante le crudeltà, il film, è a lieto fine!

giovedì, novembre 02, 2006

Nadia Ella Helena
















Eccola!
Un'altra "kuningatar" (regina) è venuta al mondo!
Non è bellissima?
E' nata alle 00.14 del 21 Settembre scorso.
Una "disgrazia" (forse due) però ce l'ha già: avere me, come Padrino e Tomi, come Padre!!! ;-D

Certo, avere un Padrino siciliano è un'ottima scelta. Coerente, pure!

Auguri alla piccola Nadia!

mercoledì, settembre 13, 2006

Elefante e Triscele


Mentre Giorgio Corona faceva la sua solita linguaccia, dopo aver segnato il gol della vittoria, per la prima partita di campionato, mi sono accorto d'una cosa molto interessante: Elefante e Triscele Siciliana, nella stessa maglia!

Purtroppo, le altre due squadre siciliane che competono nel cosiddetto campionato maggiore non hanno voluto rendere merito al simbolo della Regione Siciliana: la Trinacria sullo sfondo rosso ed oro.

Nonostante Palermo venga ancora definita "la Capitale" (come ai tempi di Federico II) dai suoi abitanti, mentre Messina rappresenta la "porta d'ingresso" di questa Terra, pare che il vero orgoglio siciliano, lo tiene a cuore (vedi posizionamento dell'effige Siciliana, nella maglia rossazzurra) il catanese (vedi anche sponsor).

Mi chiedo se mai, noi siciliani, saremo un Popolo unito ed orgoglioso.

Alla faccia del campanilismo dico (in ordine alfabetico):

Forza Catania - Forza Messina - Forza Palermo

FORZA SICILIA!!!

lunedì, agosto 28, 2006

Men's Health - Catania...


sabato 12 agosto 2006, di Valerio Contarino
Catania è una delle città italiane dove si vive meglio, caratterizzata da locali alla moda, fermento musicale e possibilità lavorative per i più giovani. Lo dice una ricerca condotta da Acqua Research per il mensile "Men’s Health" sui 103 capoluoghi italiani.
I ricercatori si sono basati su alcune variabili fondamentali come ricchezza, ecosistema urbano, salute, sport, creatività, costo della vita, infrastrutture e attività culturali, stilando un elenco delle città italiane più vivibili.
Catania si distingue, secondo i ricercatori, anche per il basso indice di criminalità. Le stime dell’Istat evidenziano, infatti, che i reati sono diminuiti del 33,3% dal 1997 a oggi. Contribuisce al fascino di Catania anche la presenza dell’Etna Valley, che offre molte opportunità ai laureati in materie scientifiche.
"Negli ultimi cinque anni - ha detto Giuseppe Scaloni, docente di Sociologia all’Università di Catania - sono molti i giovani, non solo siciliani, ad aver deciso di trasferirsi qui". Unici "nei", secondo "Men’s Health", il traffico e l’inquinamento. La medaglia d’oro come città più vivibile è andata a Mantova. Tra le città migliori d’Italia anche Lecce, Frascati, Grottaferrata e Marino, in provincia di Roma, Pisa, Bolzano e Cuneo.

martedì, luglio 11, 2006

Casalvecchio Siculo e la Basilica








Chiesa SS. Pietro e Paolo d' Agrò
Fuori dal centro abitato, nella contrada San Pietro, sulla sponda sinistra del Torrente Agrò, a 3 km da Casalvecchio Siculo, si staglia, maestosa, circondata da lussureggianti agrumeti, una Chiesa, testimonianza di una civiltà di molti secoli fa e simbolo di un’epoca che sapeva identificarsi nell’arte e nella cultura.E’ la Chiesa, monumento nazionale, dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, gioiello dell’architettura bizantina, araba e normanna, i cui stili riescono a fondersi e mettere in risalto, lungo i prospetti, un’estasiante policromia di pietre bianche arenarie e nere laviche.

Perla d’arte del comune casalvetino, oltre che decoro e vanto della collettività, che ne va molto fiera e ne fa un motivo di legittimo orgoglio, il Tempio è il monumento più importante dell’intera vallata ed è divenuto nel tempo l’elemento simbolo dei comuni della Valle d’Agrò. E’ un punto di riferimento per i turisti in cerca di spunti fotografici, per appassionati d’arte e di architettura, per studiosi ed uomini di cultura, che, in questa Chiesa trovano un capolavoro che “… per il suo pregio artistico viene considerata fra i più interessanti monumenti della Sicilia e, senza esagerazioni, del mondo” (parole pronunciate dal Prof. Pietro Lojacono, sovrintendente alle belle arti di Catania, nel 1960).

Sembra che il tempio sia stato realizzato intorno al 560 dai Frati Basiliani, ma venne totalmente distrutto dagli arabi alcuni secoli dopo. La conferma della data di riedificazione viene dal “Diploma di Donazione” con il quale Ruggero II nel 1116 ne dà concessione agli stessi frati. In questo documento si legge, infatti, che il Re, ritornando da Messina a Palermo, durante una sosta in Scala S. Alexi (l’attuale S. Alessio S.), fu avvicinato da un monaco venerabile, Abate Gerasimo, che chiese al giovane sovrano la facoltà e l’aiuto di riedificare il tempio. Ruggero II concesse ai frati basiliani il permesso di riedificare la Basilica nel luogo dove sorgeva già da vecchia data, essendo stata saccheggiata ed abbattuta durante l’invasione Araba. Fu fatta, quindi, ricostruire col Monastero basiliano adiacente nel 1117, grazie alla magnanimità del Re normanno.

In seguito ai danneggiamenti subiti durante il terremoto del 1169, che scosse l’intera Sicilia orientale, la Chiesa venne rinnovata nel 1172 dall’architetto francese Gherardo, che indubbiamente apportò nuovi ed esclusivi elementi stilistici ed architettonici. Lavori di restauro che, come giustamente osserva il Lojacono, sono realizzati su un organismo costruttivo, cioè su una struttura, già esistente, pertanto, il corpo principale della Chiesa sarebbe opera di un architetto rimasto ignoto, che ha saputo fondere in un perfetto connubio elementi di arte bizantina, araba e normanna.

Della datazione dell’ edificio, fa fede l’ epigrafe incisa sull’architrave del portale principale, dove si legge in greco antico: “ fu ricostruito questo tempio dei SS. Pietro e Paolo da Teostericto Abate di Taormina a proprie spese. Possa iddio ricordarlo nell’ anno 6680 (1172). Il capo mastro, Gherardo il Franco ”.

Vicino alla Chiesa vi era un grande monastero, dove presero alloggio i monaci si S. Basilio. Il monastero divenne, in breve tempo, non soltanto un centro di potere religioso ma anche giudiziario e politico (l’abate era membro del Parlamento Siciliano). In base al Diploma di Donazione con il quale Ruggero II assegnava dei beni al monastero basiliano, esso godeva di ogni esazione fiscale e possedeva vasti territori. Grazie al monastero , la vita fu fervida nella vallata dell’Agrò. Esisteva qui una ricca biblioteca ove i monaci basiliani studiavano ed insegnavano. I missionari si prodigarono a farlo divenire un centro di studi scientifici, artistici, umanistici e di sperimentazioni agricole. Per più secoli, proprio questo luogo , fu sede culturale fra le più importanti del messinese. Purtroppo, la parte più rilevante della biblioteca, costituita da preziosi codici manoscritti, miniati e libri antichissimi, furono portati via dagli spagnoli, dopo la repressione, a causa della fallita rivolta messinese contro la Spagna.

Alcuni manoscritti e pergamene si trovano oggi presso la Biblioteca Regionale Universitaria di Messina. Una parte delle opere custodite nella biblioteca costituito da preziosi codici manoscritti miniati del secolo XI e XII, precisamente in numero di 35, sono stati recentemente ritrovati in Spagna, presso il monastero di S. Lorenzo all’ Escuriale ed altri alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Si tratta di una scoperta rilevante che testimonia l’importanza storica e culturale di questa già invidiabile opera architettonica.L’opera dei monaci venne a cessare verso il finire del 1794, quando i basiliani abbandonarono la vallata dell’Agrò resa, nel frattempo, malsana dal sopraggiungere di epidemie, trasferendosi a Messina nel convento dei PP. Domenicani di S. Girolamo (poi completamente distrutto nel terremoto del 1908). L’ampio convento, lasciato nei tempi all’ incuria, attualmente è interessato da un intervento di ristrutturazione ad opera della Sovrintendenza dei Beni Culturali di Messina, con l’intento di riportarlo all’antico splendore.

Il monumento dei SS. Pietro e Paolo, rappresenta uno dei monumenti siciliani più complessi: è infatti una sintesi di elementi di arte bizantina, araba e normanna con i muri, di arenaria, calcare, pietra lavica, tufo, cotto, pomice, in mattoni rossi, bianchi e neri che si rincorrono sulle pareti e nelle archeggiature delle facciate formando motivi decorativi semplici ed eleganti unici nel loro genere, che, trasferendosi anche all’interno, sottolineano la lineare essenzialità delle colonne monolitiche sormontate dai capitelli, che segnano le navate. Lungo la navata centrale si elevano due cupole: una più alta ed ondulata a spicchi, l’altra, nell’area del transetto, più bassa ed a pianta ottagonale. Quattro dovevano essere in origine le cupolette della Chiesa: due sulle torricelle del prospetto (oggi scomparse), una sopraelevata su un tamburo al centro della navata, sorretta da quattro colonne ed alta mt 17,22, ed una sul transetto, sorretta da due pilastri e da due semipilastri terminali, ed alta mt 15,10.

Il professore Stefano Bottari, uno dei più insigni storici del nostro secolo, così scrive tra l’altro “la bizzarra policromia, ottenuta per mezzo del mattone, della lava e della pietra bianca, adoperati per la costruzione ed intrecciati armoniosamente, acquista allo snello edificio una fisionomia veramente suggestiva e pittoresca … esso è a tre navate terminate da tribune semicircolari rivolte ad oriente. L’abside centrale è esternamente rettangolare. Nelle varie campate del suo tetto, nel senso, cioè, dell’asse della chiesa, si ammirano due cupolette con all’interno accenni di soffitti a stalattiti …” lo stesso rileva che “dal lato architettonico, dopo le grandi cattedrali, il monumento più complesso della Sicilia normanna è costituito dalla chiesa dei santi Pietro e Paolo d’Agrò e che essa si pone come l’esempio più significativo e perfetto di tutta la serie di costruzioni basiliane della nostra Sicilia”.

giovedì, luglio 06, 2006

Il lavoro purifica e nobilita l'uomo


Un giorno, un anziano signore mi disse: "Il lavoro purifica e nobilita l'uomo".
Avevo nove anni e ad essere sincero, non è che ne compresi il significato, ma decisi che dovevo trovarmi un'occupazione per l'estate.
In effetti, finita la scuola, per la mia prima esperienza lavorativa, mi trovai dietro il banco d'una merceria, a vendere collants, bottoni, tulle gommato e tutto quello che riguarda il mondo dei tessuti.
Da quella volta, nei periodi estivi, ho sempre lavorato, comprendendo due cose importanti:
- Lavorare a contatto con gli altri esseri umani, in modo dinamico, era quello che avrei voluto fare da adulto;
- Il vero valore del denaro, nella vita dell'uomo (appartengo ad una famiglia numerosa e non c'era certamante "la paghetta settimanale").
Nel lontano 1990, ancora 15enne, cominciai a familiarizzare con il mondo della comfort ambientale e più in particolare con il settore della refrigerazione e dei grandi impianti. Frequentavo l'istituto Tecnico industriale "Archimede" - Catania.

Ogni giorno, finite le lezioni scolastiche, trascorrevo i miei pomeriggi a studiare, presso l'agenzia di rappresentanza di mio fratello Mario.
Inizialmente, mi limitavo semplicemente a rispondere al telefono, ma i quesiti dei clienti necessitavano di risposte precise ed allora cominciai timidamente a muovere i primi passi, nel mondo dell' HVAC&R (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata e refrigerazione).
Oggi l'esperienza maturata, non è sicuramente a livelli da esperto del settore, ma con un pizzico di presunzione, posso affermare che è sicuramente all'avanguardia, rispetto ad alcuni veterani.
Il "bagaglio", è stato implementato ed arricchito, grazie all'apporto dell'Istituto per la ricerca sulle energie alternative ed assimiliabili "Conphoebus" - Catania - dove ho conseguito diploma di "Assistente Tecnico Dell'Energy Manager".
Ho ampliato gli orizzonti nel campo delle energie alternative ed assimilabili (solare termico e fotovoltaico, eolico, biomasse, cogenerazione...), architettura bioclimatica, tariffazione elettrica, cenni di progettazione di sistemi di climatizzazione (stima dei carichi termici, generatori, distribuzione, regolazione e terminali d'impianto) ed illuminotecnica.
All'età di 23 anni, cominciai a fare il venditore esterno per una storica agenzia di commercio e da allora, iniziai a relazionarmi con gli interlocutori più svariati, dal "Presidentissimo" Dott. Toruccio Toscano al timido idraulico, dai vari Dirigenti e responsabili d'area, ai responsabili di logistica e spedizioni. Anche progettisti (Architetti, Ingegneri, periti industriali e geometri) e Direttori Lavori.
E' impressionante come ognuno di loro (assieme ai rispettivi temi degli approcci, alle proposte, alle scelte ed alle soluzioni) rappresenti una pagina indelebile, della mia vita.
Grazie a tutti loro, ho avuto e continuo ad avere opportunità di crescita.
Spero di continuare a mantenere saldi alcuni valori. In primis, l'umiltà e la capacità di saper ascoltare.
Oggi, all'età di quasi 32 anni, presumo d'aver capito, cosa vuol significare "Il lavoro purifica e nobilita l'uomo".

"A Sicilia e u sicilianu"

La Sicilia è una regione dell'Italia insulare (dall'ISTAT) di 5,1 milioni di abitanti, con capoluogo Palermo. Con i suoi 25.710 km2 di superficie è la regione più estesa d'Italia, nonché la più grande isola del Mar Mediterraneo.
La lingua ufficiale parlata in Sicilia è l'italiano anche se parte della popolazione locale parla anche la lingua siciliana, u Sicilianu (il Siciliano), parlato anche in Calabria e nel Salento (Puglia).
Questa regione complessa ed affascinante è visitata annualmente da milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
I suoi colori, i suoi sapori, gli aromi delle sue valli e i profumi che si irradiano dalle coste ventose hanno contribuito a perpetuare nei secoli il fascino di una terra talvolta dura ma ugualmente florida e ricca di possibilità. Per questa terra – per l'asprezza che contraddistingue chi vi vive e vi opera – è stato coniato un apposito termine, tramandato da uomini d'arte e di cultura: sicilianità. (fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia)

Il siciliano (nome nativo sicilianu) è una lingua parlata in Sicilia e nell'estremità meridionale dell'Italia (nel Salento e nella Calabria centro-meridionale) appartenente alla famiglia delle lingue romanze. Ethnologue descrive il siciliano come "abbastanza distinto dall'italiano standard tanto da poter essere considerato un idioma separato".
Il siciliano è correntemente parlato da circa 5 milioni di persone in
Sicilia, altrettante tra Puglia (nel Salento), Calabria (dove è madrelingua della popolazione centro-meridionale, tant'è che a volte viene indicata anche come lingua calabro-sicula) ed il resto d'Italia, oltre che da un numero imprecisato ma piuttosto elevato di persone emigrate o discendenti da emigrati delle aree geografiche dove il siciliano è madrelingua, in particolare quelle trasferitesi nel corso dei secoli passati negli USA, in Canada, in Australia, in Argentina, in Belgio e nella Francia meridionale. (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_siciliana)

Chi era...

Evarco (Catania, VIII secolo a.C.), detto anche Euarco, fu uno degli storici fondatori di Catania. Secondo il racconto di Tucidide, fu Tucle con il suo equipaggio di calcidesi a fondare la città etnea, ma successivamente i catanesi stessi considerarono Evarco come primo ecista, cioé vero fondatore e primo a scrivere una costituzione per la città.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Evarco"

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