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sabato, novembre 17, 2007

Un'istantanea




...E mentre quei due non riescono a cavare un ragno dal buco, dall'altra parte del mondo c'è un bambino che per scampare alla fame, in una discarica di rifiuti, raccoglie metalli, per poi venderli e comprare qualcosa per sfamarsi.
Un mondo che non si ferma, insomma.
Miliardi di persone che nello stesso istante, fanno altrettante cose differenti
Vedi quella ragazza che "sfila" in via Montenapoleone? E quei due bacchettoni che sbavano, solo a vederla?!? Peccato, sono in ritardo per andare a lavoro e nel frattempo la loro collega in ufficio, ha già messo in moto il server aziendale e comincia a scrivere una mail, al ragazzo spagnolo che ha conosciuto via chat...
Il netturbino invece torna a casa "ingrifato" perchè durante il suo servizio, ha visto un giornale porno e spera di trovare la moglie "calda", in cerca di una sessuale complicità. La loro anziana vicina, mentre fa le faccende di casa, non riesce a sentire i "latrati" del netturbino. Sembra Alberto Sordi, quando si trovava in nave, in compagnia della norvegese, nel film "In viaggio con papà"!
In Cina invece, quel giovane marito, cerca di riparare la scarpa come meglio può. Sta pensando che in nessun modo può permettersene un paio nuovo. Il bambino nel frattempo è attaccato al seno della madre che con sguardo smarrito, viaggia con la fantasia.
Quel porco del ministro invece, con avidità, sta meditando come introitare alle spalle del popolo. Perchè "quando l'interesse di un popolo è in gioco, anche un Governo ultrademocratico si guarda bene dal rimetterlo al giudizio del popolo stesso", quindi ci "fotte" i nostri patrimoni per farli divenire propri!
A casa, la sarta lavora in compagnia della TV e distrattamente, segue la 854 puntata de "La schiava Isaura". Contemporaneamente il marito, in pausa di lavoro, sorseggia il caffè appena prodotto dal distributore automatico del reparto. Matteo, unico loro figlio, è concentrato a risolvere il compito in classe di elettrotecnica.
Sembra il quadretto della famiglia perfetta. Già, come quella della pubblicità del Mulino Bianco o della pasta Barilla.
Salvatore sta preparando il pagamento on-line, dell'IRPEF. Nella sua mente echeggiano dolci parole: "le tasse sono una cosa bellissima, un modo civilissimo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili, quali istruzione, sicurezza, ambiente e salute...".
Wayne è sveglio, ma ancora a letto. Ha appena sognato di aver trascorso una bella serata con la fedifraga Darline, al MacDonalds. Aspetta, aspetta: hai sentito? Sembra che abbia appena mollato un peto del tipo "matutinis albae", al caldo delle lenzuola. Lo riconosco perchè Allison, la moglie, è schizzata fuori dal letto con inusuale agilità. Pare non volesse condividere una tale gioia, con il marito.
Franco sta imprecando in aramaico, perchè non riesce a parcheggiare la macchina in garage. Qualche "idrofallocefalo" (ndt.: testa di minchia piena d'acqua), la scorsa notte, deve aver parcheggiato la propria macchina davanti al passo carrabile.
Massimo dall'abitacolo della propria vettura, assiste alla squallida scena: è appena giunto il propietario della macchina che ostruisce l'ingresso del garage di Franco. La faccia da schiaffi, sorride e dice: "mi scusi".
Nella macchina di Massimo, gli altoparlanti diffondono una canzone che sembra essere la colonna sonora di questa istantanea: "21st Century Schizoid Man" dei King Crimson.
Alla fermata del bus sul ponte del fiume Tammerkoski, nel centro di Tampere (Finlandia), Mari con occhi pieni di speranza, sta per salire a bordo del puntuale autobus che la condurrà alla Nokia, dove affronterà il suo primo colloquio di lavoro.
Genève con lo sguardo, accompagna la figlioletta Marlene che sale su per le scale dell'asilo. E' il suo primo giorno. La maestra e gli altri bambini sono li, pronti ad accoglierla fra loro.
Con i loro strumenti e quattro birre, Fabio, Luca, Mike e Roberto, si trovano tra le quattro mura bugnate della sala prova di Ciccio "Kashmir". Le casse emettono le note di Foxy Lady e Luca fa il matto da una parte all'altra della sala. Un vero e proprio frontman!
Io?
Io, con le cuffie alle orecchie, me ne sto davanti allo schermo del mio PC, ascoltando le note di "Mozart and madness" dei Savatage, a scrivere le solite stronzate da propinarvi!


mercoledì, ottobre 17, 2007

La piccola Miss, in rossazzurro


Ma chi lo doveva dire?!? La vita a volte è proprio strana!
Nel 1988 smisi di seguire il calcio, per problemi di incompatibilità con la mia attività di atletica, ma pure perchè avevo capito che il calcio professionistico è lercio! Allora (non chiedetemi perchè!!!) tifavo per l'U.S. Avellino. In quell'anno, la squadra retrocesse dalla serie A alla B, in concomitanza con il "crollo" dell'avellinese Ciriaco De Mita.
Strana coincidenza, vero?!?
Nel 2003, Massimo Di Mauro, riaccese in me l'amore per il calcio ed in particolare, per la squadra della mia città.
Era il Catania di Gaucci e si trovava in B.
Adesso, quasi per assurdo, la home page del mio computer è impostata su www.calciocatania.it .
Non è stupido campanilismo!
Chi conosce la squadra, il presidente e l'amministratore delegato, sa perfettamente che la forza di questa squadra, non è data da un singolo professionista, ma dal gruppo.
Non potremmo dire, "Pirlo dipendente" come per il Milan, o "Totti dipendente", come per la Roma, per esempio.
Con onore, possiamo affermare che la squadra è "gruppo dipendente".
E' l'andamento dell'intero gruppo che determina il risultato di un match calcistico.
L'unica cosa che mi rammarica è che fuori dallo stadio, noi catanesi, non siamo coesi.
Viviamo in una città meravigliosa, nel capoluogo più soleggiato d'Italia, con innumerevoli risorse storiche, monumentali e naturali.
Forse, confondiamo l'amore con il disprezzo?!?
Eppure, sentiamo la mancanza, quando ci troviamo distanti dalla nostra città.
La città che il Prof. Santi Correnti, ha definito "sempre rifiorente"!
Se fossimo coesi non permetteremmo certo di farci "calpestare" da chi amministra in maniera pessima, le nostre risorse.
Se fossimo coesi, dovremmo mantenere al meglio questa Nostra Casa e renderla quanto più ospitale possibile.
Non vedo perchè (vedi foto di Davide Baiocco), persone che vengono da fuori, adorano questa Città e la sua gente, apportando il loro contributo positivo e noi...
noi, siamo la causa del nostro stesso male!!!
A proposito: la bimba che Baiocco tiene in braccio, è la mia nipotina Elin!

lunedì, settembre 17, 2007

Spam Viagra & Co.


Non ce la faccio più!
Hanno fatto in modo che le mie palle diventassero, come un patè di palle!!! Le hanno fatte polverizzare, anzi me le hanno fatte sublimare!
Mi riferisco a tutte quelle e-mail tramite le quali viene promossa la vendita di farmaci anti impotenza.
Ogni giorno, per pulire il mio indirizzo di posta di lavoro, impiego quasi un minuto del mio prezioso tempo.
Meno male che per la posta privata ho scelto Gmail, come account di posta elettronica. Mi mette a disposizione il servizio di filtrazione della posta, separando tutto ciò che è spam da ciò che non lo è.
Sto pensando di rispondere a tono, a tutte le e-mail che ricevo da questi fantomatici venditori:
"Se il vostro problema è l'impotenza, non pensate che tutto il mondo, sia nelle vostre stesse condizioni. Siate egoisti e riservati e...soprattutto, non rompete i "fratelli bocconi"!!!

domenica, settembre 09, 2007

La verità

Stamattina, sono uscito da casa relativamente presto. Alle mie spalle, ho lasciato una notte insonne.
Qualcuno, ne sono certo, può comprendere.
L'aria che respiro sembra rarefatta e pare che tutto intorno, giri più lentamente. Come se il peso del metronomo fosse posto nel punto più alto della scala graduata, scandendo un tempo "Largo".
Da qualche giorno, la piccoletta*, accusa forti dolori cervicali e torcicollo.
Nonostante le intramuscolo di voltaren e muscoril, purtroppo, il dolore non si è placato. Così ieri sera ha deciso di farsi controllare al pronto soccorso.
Inutile descrivere in che modo sono riuscito a farmi strada, per accorciare i tempi d'attesa. La responsabilità è sempre nostra perchè l'essere umano, non c'è nulla da fare, è per sua natura, egoista. Infatti, tutti i pazienti cercavano di enfatizzare ed attirare l'attenzione del personale medico.
Mia madre era li, silente.
Finalmente hanno deciso di fare una radiografia seguita dalla T.A.C..
Poi è cominciata l'attesa per il referto.
E' strano vivere parte del proprio tempo, al pronto soccorso di un ospedale. Ci si può trovare l'ubriacone che deve smaltire la sbronza, la depressa megalomane che minaccia di denunciare il personale per omissione di soccorso, l'anziana sola che pur di stare in compagnia simula un malore...
Alla fine, mi chiamano: "Sig. Traina, chiuda la porta. Si accomodi".
Il medico e l'infermiere, impietriti, mi guardano dritto negli occhi e rimangono per qualche istante in silenzio.
Poi, il medico: "Sig. Traina...."
"Sig. Traina, purtroppo, io non le darò buone notizie".
Io cominciavo a sentire uno strano formicolio.
"La T.A.C., evidenzia presenza di metastasi ossee e cerebrali. Mi spiace...ma devo dirle la verità".
Poi l'infermiere: "Dobbiamo! Sua madre, si trova nel bel mezzo del tunnel del dolore. Un dolore che diventerà sempre più acuto. Placabile solo con la morfina".
E' entrato il radiologo a dare manforte ai colleghi. "Sig. Traina, purtroppo questa non è una cosa che è nata adesso. Ma noi medici, si sa, a volte ci ostiniamo a voler operare chirurgicamente, pur di non volere affrontare la verità. Sicuramente già da allora, sua madre, non aveva speranze. Sicuramente, giorno dopo giorno, queste materie, si sostituiranno al cervello. L'emorragia, al momento è lieve, ma non è escluso che peggiori e...in quel caso sua madre, entrerebbe in coma".
Queste sono le parole che mi hanno riferito.
Parole che echeggiavano per tutta la notte, nella mia testa.
Uscito da quella camera, la piccoletta mi ha chiesto cosa mi avessero detto.
Mi guarda "dentro" gli occhi.
Non si può evitare lo sguardo, in questi casi. Bisogna saperlo reggere. Con coraggio.
Le ho nascosto la verità, dicendo che c'era qualcosa di poco chiaro e che l'avrebbero ricoverata per poter effettuare tutti i controlli del caso.
Le ho nascosto la verita!!! Ma ne sono certo: ha capito.
Mi viene in mente di una telefonata che feci ad un amico, per avere notizie di suo padre. Il padre era giunto alla fase terminale.
Conclusi la mia telefonata dicendo la solita frase fatta: "Speriamo bene".
Lui ribattè: "Non so cosa è bene e cosa è male, di fronte a queste cose".
In questo caso, memore di quella vicenda, non dico più nulla.
Mi auguro solo che soffra il meno possibile.
* mia madre

venerdì, agosto 31, 2007

Secondo me, immondizia...vivente!!!


Cari amici, non parliamo minimamente di ferie. L'anno prossimo, forse, se ne riparlerà.
Comunque ho avuto la fortuna di riposarmi, qualche giorno.
Certo, le risorse economiche erano un po' pochine, ma del resto bisogna sacrificarsi per mantenere e pagare le ferie (all inclusive) a quei magnacci che amministrano il "condominio Italia".
Tralasciando ogni sterile polemica, durante le mie ferie ho avuto il piacere nonché l'onore di far visitare alla mia Barbara, buona parte della città, siti archeologici compresi.
Per carità, apprezzo comunque lo sforzo (potrebbero essergli venute le emorroidi!!! Mica scherziamo!) che hanno fatto al Comune di Catania, per rendere accessibili i luoghi della vecchia e sotterranea Catania.
Un vero peccato però, vedere all'ingresso, il personale scazzato!
Nessuna guida e nessuno che ti desse qualche informazione o riferimento storico!
Ma abbiate fiducia, un giorno tutto ciò, sarà realtà...ma forse quel giorno, non ci saremo (come dice qualcuno)!
Poi, perchè non far pagare un biglietto d'ingresso?
Al Comune, non si potrebbero incentivare professionalmente ed economicamente e i propri dipendenti, addetti ai lavori?
Come si pensa di poter sostenere i costi derivanti da queste attività?!?
Ma non voglio fare filosofia. Sono solo amareggiato, perchè ostinatamente innamorato di questa Città!
Poi, c'è ancora molta ignoranza e ineducazione del cittadino etneo.
Strade sporche, cassonetti che emettono nauseanti odori...
Eppure mi sembra che ognuno di noi paghi, le rispettive tasse sui rifiuti!!!
Un giorno, ho chiesto all'ufficio competente di disinfestare ed igienizzare i cassonetti che ho sotto casa, perchè un ristorante vicino, ogni santo giorno, scarica i puzzolenti resti del pesce e dei gamberi.
Senza nemmeno ascoltare mi è stato risposto: "Signore questo servizio, in quel tratto di strada, viene fatto ogni giorno. Li ho visti io, stamattina".
Premetto che il mezzo autocompattatore, passa ogni giorno, sotto casa mia, alle 6 del mattino circa.
Io, il giorno dopo, mi sono appositamente svegliato per verificare se mi fosse stata detta la verità, ma... dove cazzo era la signora che mi ha raccontato la mitica stronzata?!?
Lei, aveva visto... che?!?
Si grattano le palle o i peli del pube!!! Questa, l'unica sacrosanta ed amara verità!!!
Tanto, "paga Pantalone"!
Vogliamo parlare dello "scandalo" delle prostitute che ogni sera lavorano, nella zona del "Passiatore" (nei pressi della stazione)?
Ma udite udite, il nostro amato sindaco (napoletano, per inciso) e la sua giunta, hanno redatto una nuova delibera, per contrastare il "fenomeno della prostituzione", a Catania.
Veramente una cosa di cattivo gusto, vedere quelle donnine che lavorano, per strada.
Direi che si fanno un culo così!!!
Ma a Catania, si sono armati e come Don Quichotte contro i mulini a vento...
Che stronzate!!! Che ipocrisie!!!
Perchè non combattere i fancazzisti del Comune o delle varie multiservizi, pagati dalla cittadinanza, per...lasciare le strade sporche!!!
Certo, cacciamo via le puttane e manteniamo tutti quei magnaccioni che invece di apportare decoro alla propria città, se ne stanno beatamente imboscati!
Magari lavorassero un decimo di quanto lavorano quelle povere prostitute!
Ma poi, non ho capito: Scapagnini, napoletano. Bianco, di Aidone...non è possibile avere un primo cittadino "marca liotru", piuttosto che ricorrere a fottuti mercenari?!?
Cambio un attimo argomento, ma sempre di spazzatura vivente, vi parlo.
L'allenatore Baldini, il calcio all'allenatore Di Carlo del Parma; Lo Monaco Vs. Pippo Baudo...la tifoseria catanese, è stata presa per il culo!
Oggi, dopo che gli abbonamenti acquistati, sono giunti a quota 14000, la società Calcio Catania S.p.A., ha ufficializzato la cessione di Fabio Caserta al Palermo!!!
Per concludere, riporto le parole del mio insegnante di elettronica: "ragazzi, a me, non importa se voi non studiate, ma ricordatevi che chi ci amministra ci vuole ignoranti, per fare meglio i propri cazzi"... e a buon intenditor poche parole!

venerdì, agosto 10, 2007

Il gioco e la pruralità dell'io



"Se non fosse per le pietre che giacciono nel suo letto,
il ruscello, non canterebbe"



Un anno fa ho scritto:
“Ciao a tutti, avrei bisogno della collaborazione di tutti voi.
Nulla di cui possiate preoccuparVi, beneinteso. Diciamo che sto leggendo un bellissimo libro e come per la stragrande maggioranza dei libri, ognuno di noi, vorrebbe sapere "come va a finire".
In questo caso, ho bisogno del vostro aiuto, per capire, come finirà. Non importa il contesto in cui ci si frequenta (hobby, svago, professione, famiglia etc. etc.), ma importa che facciate una descrizione di me, senza censure e limitata al vostro livello di conoscenza della mia persona. Quasi quasi vi invidio. Potrete sbizzarrirvi come meglio credete, ma purché si tratti di cose vere o da voi percepite. Mi rendo perfettamente conto dei vostri impegni, ma se riusciste a "consegnarmi" il lavoro, per la prossima settimana, ve ne sarò riconoscente. Un immenso grazie, in anticipo.
Simone

P.S. non siate timidi! ;-)”

Ho raccolto e riletto le vostre risposte ed ho deciso di pubblicarle così, senza censure.
Il libro che stavo leggendo in realtà, erano due:
“A che gioco giochiamo” di Eric Berne (traduzione dell’originale “Games People Play”);
“Uno, nessuno, centomila” di Luigi Pirandello.

Grazie al primo libro, ho trovato l’inspirazione per innescare il processo di stimolo-reazione (la mia richiesta-la vostra risposta), mentre il secondo, che considero un capolavoro mondiale, mi è servito per ottenere la vostra “istantanea” su me.
Nel complesso, è il gioco della pluralità dell’io, dai vostri punti di vista.
In realtà, nonostante le peculiarità costanti di ognuno di noi, chi più chi meno, si viene forgiati dalle esperienze che si incontrano durante i percorsi della vita.
Inspirato dal “Gengé” del Pirandello, durante questo ultimo anno, mi sono permesso qualche stranezza.
E’ bellissimo scrutare le vostre reazioni ed è interessantissimo vedere come cambiano i punti di vista, sulle persone, con l’avanzare del tempo.
Ecco le vostre descrizioni.
§
"Direi che sono un po’ molto di fretta, però un accenno veloce te lo posso dare:
- pregi: sempre disponibile, altruista, buon lavoratore, buono di cuore e sincero, preciso, corretto e mai ipocrita;
- difetti: delle volte un po’ troppo buono e ingenuo (con certe persone diventa un difetto xchè se ne approfittano), un po’ dispersivo (nel parlare o nelle email es. quando scrivi dei temi semplicemente per dirmi grazie ;) ) – geloso, testone, un po’ vendicativo (x quel po’ che ti ho conosciuto nel periodo di crisi con *** *** **)
Mi spiace essere stata cosi schematica e forse a pensarci con un po’ + di calma ti avrei trovato altre pregi e difetti, ma sono davvero super-incasinata, mi spiace"
§
"Traina. Simone. Vediamo un po’…
1 metro e 83, 76 chili circa. Magro e longilineo. Chioma di colore nero, ma incanutita. La risposta siciliana a Richard Gere, senza dubbio. Voce baritonale, garbata e imperiosa. Movenze sobrie ed eleganti. Molto controllate.
Il fisico conta, eccome. Non puoi descrivere la personalità di qualcuno omettendo il suo aspetto esteriore. Il corpo è come un vestito, un guanto, magari una scarpa. A lungo andare prende la tua forma, cioè la forma del tuo carattere. Dorian Gray a parte, ovviamente.
Simone ha un fisico aristocratico, cioè nobile. E infatti ha una personalità nobile. Nobile nel senso di gentile, che pure significa aristocratico. Perché gentile, nobile e aristocratico, quando furono coniati, designavano una persona di prestigio. Non si trattava tanto di avere il “sangue blu”, ereditato e presunto, ma di godere di un prestigio “guadagnato sul campo”, sotto gli occhi di tutti.
Un uomo nobile nel senso originario del termine non è un parassita raffinato e dissoluto, viziato e annoiato, che parla con la erre moscia e investe il 95% del patrimonio in droga e prostitute e il 5% in beneficenza. Un uomo veramente nobile, cioè gentile, è un uomo che combatte duramente con la vita, striscia nel fango, prende i colpi e li restituisce. Con la differenza, rispetto alla stragrande maggioranza delle persone, che non è mai sleale, anche quando avrebbe tutto il diritto di esserlo, perché considera l’onore una cosa importante. E quasi sempre, infatti, perde e paga il conto per tutti.
Forse non è più tempo per questi valori dal sapore epico e medievale. Forse non è mai veramente esistito un tempo in cui i rapporti umani sono stati regolati secondo il principio dell’onore. È più probabile che sia stata tutta una grande menzogna, facile da smascherare. Ma se mille, e anche duemila anni fa, si coltivava il mito della personalità virtuosa come alternativa alla corruzione, alla bassezza, alla vigliaccheria, alla miseria morale, anche solo per reagire, per fuggire idealmente da una realtà disgustosa, perché non si dovrebbe farlo anche ora, tanto per concedersi una modica dose di utopia?
Ovviamente Simone non è perfetto, e neanche ambisce di esserlo. Se c’è una cosa peggiore dell’assenza di nobiltà è la presunzione che si possa inculcare con la forza. La nobiltà d’animo richiede un minimo di predisposizione e tanto esercizio. Poi, dove ti fermi metti punto. Simone la pratica quotidianamente, senza esserne ossessionato, ma semplicemente non perdendola mai di vista. E questo, secondo me, è tantissimo."
§
"Moro paska!
Are you drunk? Or have you eaten some funny-looking mushrooms?
Seriously, you are very good and trustworthy friend, incredibly calm Italian with a good sense of humour. Sometimes you are even too kind. Maybe you should be more selfish and learn to say "no" if you feel so.
Halauksia
."
§
"Per descrivere una persona non molto comune, come Simone, devo assolutamente arrogarmi il diritto di una breve premessa:mi chiamo XXXXXX ed ho 29 anni.
Mi sono laureata in ingegneria nucleare e subito dopo due master ho partecipato ad uno stage presso una società francese.
Questa premessa era necessaria per sottolineare che nei diversi ambiti, familiare, conoscenze/amicizie, istruzione, lavoro e vita privata, ho avuto contatti con tantissime persone.
Non posso fare una descrizione dettagliata di Simone, ma certamente posso affermare che siamo entrati subito in sintonia.
Simone, non è un’etichetta ne uno stampino. Non è uno che si lascia impressionare dalle forme e dalle apparenze. Lui guarda oltre… forse pure troppo! ;)
Una persona dalle molteplici risorse: cultura, senso dell’humour e di responsabilità, spesso (solo se lo vuole) riesce sempre a stupire e sorprendere. E’ una persona che trasmette sicurezza (forse per l’aspetto fisico, lo sguardo accattivante e quella voce calda). Crede nei valori dell’amicizia, della famiglia. Nella sua semplicità, non passa inosservato, soprattutto tra gli amici. Se una donna gli interessa (ma deve farlo impazzire), riesce quasi sempre ad attirare (senza malizia) l’attenzione. Penso sia il risultato di quel suo sguardo eloquente (fei belliffimo!;o)), della sua voce, di quella capacità di comunicare, di fare humour e di raccontare aneddoti.
Sono comunque certa, che nasconde molti lati oscuri e contraddizioni: buono, ma diffidente; viene sempre in aiuto agli altri, ma da quello che dice non ama essere aiutato (non ho ben capito se per orgoglio o semplicemente perché non vuole creare disturbo o peggio ancora se non vuole avere obblighi verso gli altri). Purtroppo vizia le persone correndo il rischio di dover passare per cattivo, nel momento in cui raggiunge il punto di “surriscaldamento del vapore” (ti è piaciuta questa?) e respinge tutti, chiudendosi a riccio.
So che è interessato alla musica e alla chitarra basso. Mi sono documentata sul ruolo del bassista e direi che Simone è un bassista anche nella vita (non ti piacevano le metafore?!?): non ama fare la “prima donna”, ma il suo apporto “alla band” (la società) dietro le quinte è molto prezioso e lui, lo studia in tutti i suoi dettagli, per non deludere nessuno (allora riesco ancora a stuzzicare la tua mente?).
Ci siamo frequentati per pochissimo ma penso che sono riuscita a scorgere queste caratteristiche. Sono certa sia una persona sincera.
Purtroppo non sa fare il bugiardo e quando ci prova i risultati sono: o una risata da bambino birichino (o come dice lui “da faccia da culo” o (ahimé) la catastrofe (ricordo bene?)!
E’ una specie di Oliver Twist dei giorni nostri, con grande capacità di adattamento alle situazioni ed alle persone. Ha un animo nobile ma questo, forse non è un pregio!
Da donna ho pure immaginato di stargli accanto come compagna di vita. Sarebbe bello stuzzicarlo per metterlo in imbarazzo di fronte ad altre persone (l’ho notato, sai!), ma è ancora più bello quando in intimità, si vendica, trasformandosi in un abile e romantico amante e… mmhhhh, un grande!
Un punto a sfavore? E’ terribilmente permaloso!"
§
"Ciao rottura di scatole, finalmente rispondo alla tua richiesta.
Dovrei fare la solita premessa... che non giudico gli amici, che non esistono pregi e difetti...bla...bla...bla, ma te la risparmio pertanto alla fine mi tocca accontentarti.
Sarò sintetica e schematica.
PREGI (ne hai così tanti che non credo di poterli elencare tutti... adesso non ti esaltare!)
- sensibile e profondo
- onesto
- presente e disponibile
- intelligente e perspicace
- generoso
- di compagnia
DIFETTI
- pensi troppo agli altri e poco a te stesso
- eccessivo senso di protezione
- inquieto e a volte tormentato
- chiaccherone
- critico
Nonostante tutto... ti abbraccio"
§
"Prima di tutto sappi che ti ho conosciuto in un brutto periodo...dove non avevo nulla oltre il lavoro e non avevo nessuna fiducia nelle persone che incontravo a Catania...perchè non mi trovavo a mio agio con le persone che frequentavo
Mi sei sembrato diverso dalle persone che conoscevo....e ti ho frequentato non perchè ero sola ma perchè mi faceva piacere stare con te
La cosa che più ho apprezzato è la tua determinazione a non lasciarti condizionare da quello che non condividi....
Ho anche apprezzato il fatto che tu hai capito che per me potevi essere qualcosa di più di un amico, perchè veramente caratterialmente ti ho apprezzato tanto, fisicamente ti trovo carino...insomma mi hai colpito.....per cui frequentandoti in modo differente tu sei una persona di cui potrei innamorarmi.....
dico potrei perchè per lo meno ci sono i presupposti.....
che poi vada o no non importa.......
e dato che per te sono un'amica non hai comunque approfittato dell'effetto che hai su me....
Quasi tutti i ragazzi non si curano di non fare del male ad una ragazza che mostra interesse....
Ho apprezzato il tuo coraggio a non frequentare più alcuni amici perchè non condividevi certe scelte.....
Penso che però sia duro prendere le decisioni contro corrente...
ti chiedi se alla fine sei tu sbagliato, sei sbagliato perchè non sei come la maggior parte dei tuoi amici....
sei diverso......
ti sei mai chiesto se forse i tuoi amici sono persone fantastiche ma sono diverse da te...
che forse l'errore non è essere diverso ma frequentare persone diverse da te....
non puoi cambiare gli altri.....
Penso che tu abbia sofferto molto e ormai sei convinto che non vale la pensa di fidarsi ancora.....
che ti sei creato una corazza che da un lato ti proteggerà da eventuali delusioni, ma dall'altra ti impedirà di essere amato...
Niente di più bello che lasciarsi trasportare dai sentimenti, giusti o sbagliati......
cosa sarebbe stata la tua vita senza le persone che ti hanno amato?
Se chiudi il tuo cuore non sarai più capace di dare tutto te stesso...
Secondo me stai passando un momento un po' incasinato...
un tuo amico sta facendo uno stile di vita che non ti si addice.... e proprio non capisce perchè tu non vuoi seguirlo.....e non lo capirà facilmente perchè lui è diverso da te.....
il gruppo musicale.... se non è cambiato niente.... non mi sembra sia stato molto leale con te....
a lavoro hai casini, ti fai in quattro ma in fondo non lo apprezzano
Se decidi di continuare con il tuo lavoro, non fare come ho fatto io un periodo, dopo tanto amore stavo così male per come si comportavano con me che ho iniziato a odiare il mio lavoro......cerca di ritrovare le cose che ti hanno fatto innamorare della tua professione....lavora solo per te....per le soddisfazioni che i tuoi clienti e i tuoi successi ti danno.....
Hai molta pazienza.....hai tante risorse, sai raccontare le cose in un modo che mi piace tanto, hai una voce molto calda, piacevole da ascoltare....
Sei un ottimo incassatore, ma quando fai il pieno "crolli".....perchè spesso per evitare inutili discussioni che non servirebbero a far cambiare opinione ai tuoi interlocutori, ti tieni tutto dentro.... tutto questo prima o poi fa male..
Per me sei davvero una persona speciale.........tu lo sai che non sei sbagliato ..ma solo diverso dagli altri che frequenti....e se non puoi cambiare le persona che frequenti accettale per come sono e non soffrire se involontariamente ti feriscono perchè sono diverse da te e non ti capiscono...
Cerca di capire cosa vuoi veramente, cosa ti manca?..Un lavoro migliore? Degli amici più simili a te? Qualcuno che veramente ti ami per quello che sei, che ti capisca e ti stia vicino?.....decidi e trova quello che ti serve...a tutti i costi....anche se sembra impossibile....secondo me quello che ti spaventa è sbagliare ed essere per l'ennesima volta deluso....ma fa parte della vita....non puoi vivere di rimpianti...perchè essere infelici per non aver fatto delle scelte....meglio essere infelici per averle fatte anche se sbagliate..."
§
"Secondo me, sei una persona spiritosa e brillante e ne sei pure consapevole!
Ti piace stare al centro dell’attenzione e farti notare da chi ti interessa.
Quando sei in momenti “si”, ami la compagnia degli amici, la vita movimentata e le occasioni a “colpo di fulmine”.
Cerchi di nascondere certi tuoi sentimenti, ma sei la classica ed inguaribile persona romantica.
Perché non smetti con le paranoie e ti mostri “nature”, così come realmente piaci?!?
Non sei quello che accetta, almeno a rigor di logica, la poligamia?!?
Non sei per caso quello che afferma di non credere alla persona giusta?!?
All’amore eterno (porti sempre l’esempio delle combinazioni delle note musicali e delle combinazioni chimiche)?!?
Dai, che alla fine vorresti solo auto-condizionarti! ;-D Lascia stare le fisime!!!
Si legge a miglia di distanza che desideri una persona capace di creare stimoli per la tua mente e per il tuo cuore grande per fare infine uscire allo scoperto la tua vera natura."
§
"Che dire di Crazy Train? così, a freddo. non sono bravissimo nella scrittura "a comando", ma ci proverò.
Ti sei guadagnato l'appellativo per le tue uscite folli, certe frasi declamate ad alta voce durante serate alcoliche, non che se fossero state analcoliche sarebbe stato diverso! "ehi bella figheria" "ehi bella fighetta della prateria!!!" Commenti su scollature di belle procaci giovinette, sulle coglionaggini di altri. Un treno che corre all'impazzata lungo un binario che attraversa praterie e territori bruciati. Un treno dove si ascolta heavy metal e hard rock. Impavido. Meglio Crazy Train o Supersex? Mah.
Ho sempre avuto di te un'immagine da uomo che non accetta compromessi, questo soprattutto musicalmente parlando, perchè immagino che col tuo lavoro debba essere un pò diverso.
La risata contagiosa, la voce calda, saresti un'ottimo dj, una bella voce radiofonica, uno che saprebbe deliziarti i timpani, non come quegli idioti che girano da anni nelle radio italiane, che sono sempre eccitati e cazzari e fanno gli esperti di costume e i piacioni. Fanculo!
Un uomo maledettamente buono, sempre disponibile, attento alle cose di famiglia.
Un diesel, ecco cosa. Uno che parte lento ma che ha un'autonomia di parecchi chilometri.
Ma poi chi lo sa se li conosciamo davvero, gli "altri".
Questo giochino ad esempio, proprio non me lo aspettavo.
Forse l'hai fatto per riderci e basta. Forse no.
Perchè in fondo io penso che i veri "altri" sono le metà oscure, le identità che non vengono mostrate, i posti della nostra mente che raramente vengono illuminati. Lì dove fa freddo, o terribilmente caldo. Lì dove nemmeno le persone che ti sono più vicine possono arrivare. Dove anche noi stessi ci sentiamo spaesati."
§
"Ciao Simone,
la tua domanda piu' che misteriosa mi sembra un po' bizzarra infatti, a prescindere dallo scopo della tua richiesta, non so quanto possa contribuire il pensiero di una persona che ti ha visto due volte.
Se ti accontenti di quella che e' stata una mia impressione iniziale, quello che posso dirti e':
secondo me...cerchi di apparire come una persona sicura di se e "che sa il fatto suo" , ma onestamente non so stabilire quanto questo rispecchi la realtà o se e' solo un atteggiamento che serve a nascondere una insicurezza di base.
so che non e' molto, ma non so dirti altro!"
§
"I thought about your request and decided that as I hardly know you it would be a brief sketch of your character as I have seen only glimpses of it. Please don't be offended of take it too seriously.
You seem to be a very shy person, afraid of revealing too much and adept at hiding your feelings. You have a great fear of rejection and this stops you from taking chances. However you like a good laugh and are easily amused. You have a tendency to take things very seriously and can be too hard on yourself at times.
You seem to be the perfect English Gentleman and maybe you should watch or read remains of the day because it could be you!
As for appearance, there is a touch of Richard Gere about you, you are good looking and sincere and pleasant and good company. Easy to get along with and intelligent, a good conversationist if the topic is one which you find interesting, but you can be withdrawn and a little passive.
I think you still don't know what you're looking for.
Hope this helps in some way"
§
"Ciao Simone, non so che libro stai leggendo mi sa che ti deve aver colpito particolarmente! Sono del parere che le persone non si conoscono mai abbastanza ma, per quello che ho potuto constatare nel periodo in cui ci siamo frequentati posso dirti che: "Simone è..." un uomo maturo che ispira fiducia, stare in sua compagnia è piacevole xkè è una persona colta di spirito e sa essere davvero un buon amico. Certo, da più di un anno che non ci frequentiamo, ultimamente lo vedo preso da se stesso e dai suoi impegni di lavoro.
Vorrei sbagliarmi ma, sembra che si sia chiuso. Mi, dispiace perchè qualsiasi cosa gli stia capitando o passando per la testa avrei voluto avere la possibilità di dimostragli la mia amicizia. Questo in breve è ciò che posso dire di lui."
§
"ecco il mio misero contributo al tuo prezioso esperimento alla ricerca del proprio io nel corso della lettura del libro misterioso… spero che tu non lo abbia finito!
….Simone Traina,
non l’ho mai visto,
ci ho parlato per telefono e io lo immagino così:
fisicamente: alto, folti capelli scuri e corti, occhi castani, mani grandi.
Caratterialmente: molto disponibile ma anche riservato, sincero (mi aveva detto che in Finlandia tutti sono gentili e disponibili… è vero! Forse lui si è portato queste qualità a casa in Italia? Speriamo che le diffonda, non sono così comuni in Italia!!
Età: qualcosa tra 30 e 33 anni, posso solo immaginare…
Sposato? Non lo so. Ma secondo me sarebbe un buon padre, nella mia immagine ha un forte senso della famiglia.
E poi si chiama Simone, e tutte le persone che conosco, in maniera approfondita o no, con questo nome sono simpatiche e sincere.
Una cosa che ammiro in lui (e che ammiro anche in me, ad essere sinceri…) lo straordinario senso di appartenenza alla propria regione di origine (Sicilia per lui e Marche per me) tanto da volerci tornare a tutti i costi e sentire di voler fare qualcosa per la propria terra.
Grazie per l’occasione, mi sono proprio divertita a scrivere… e poi, scusa, è un po’ in stile Joyce, ma in fondo lui è uno dei miei autori preferiti, nonostante lo conosca ancora poco.

Starai mica leggendo l’Ulisse???"
§
"Caro Simone, a dire il vero imbarazza un po’ dover descrivere una persona alla persona stessa!! Come ben sai, la nostra conoscenza si può definire un po’ ‘strana’ ma questo non mi priva della possibilità di scrivere qualcosa, anche se poche righe, su di te!
Io credo nella tua caparbietà perché solo una persona con questa caratteristica avrebbe portato avanti la nostra amicizia. So per certo che io e te continuiamo a sentirci grazie a te e ai tuoi sms nonostante le mie risposte tardive o assenti. Quindi credo che per te l’amicizia rimanga un grande valore. A volte ho pensato a te come ad una persona in cerca di questo valore negli altri rimanendo spesso deluso e amareggiato…..ma queste sono solo idee senza un fondamento…solo impressioni!
Credo nella tua sensibilità e nel tuo lato femminile!! Un lato che ti rende forse più vulnerabile lasciandoti spesso con le ferite aperte ma sicuramente più amabile ai miei occhi.
Credo nella tua disponibilità perchè per qualunque cosa io ti abbia chiesto ho sempre trovato una riposta positiva.
Ho spesso pensato a te come ad un nido sicuro in caso di “catastrofi”!! So per certo che da te troverei sempre la porta aperta perché hai continuato a essermi amico senza mai chiedere nulla in cambio!
Penso che a volte tu possa passare per un “credulone” e forse con le donne questo non risulta un vero e proprio vantaggio. Appari come il “troppo buono” perdendo forse un po’ di quel mistero che piace tanto alle donne. Ricorda però che tutto questo fa parte delle “impressioni”…non potrei azzardare niente di più, IO!
Per quanto riguarda la politica invece…….ho un brutto sms come ricordo!!!
Un bacio grande e spero di aver contribuito in qualche modo al tuo lavoro!
Ps. Mi piacerebbe sapere cosa intendevi per “libro” ma sono certa che qui si tratti solo della tua spiccata intelligenza!
:-) :-) :-) Ah già, dimenticavo, credo che tu sia anche molto intelligente (CARATTERISTICA ORMAI RARA!)!!"
§
"Hi Simone!
Back from holidays and red your e-mail.
My wild guess is that you are reading a book that challanges you with tasksfiguring out who you really are etc? Self-developing? Am I correct? At least even close? If I am correct, please let me know the name of the book. Few years ago I went through such books, because I was so lost. Those books gave a lot to think even you would not slavishly go through everything they say. Just picking up some of the best in each book... Anyway I might as well now have done wrong conclusion about the book you are reading...so let's go forward =). So what qualities could I list.... here are some: Simone is easygoing, openminded, not shallow, has a genuine interest in people, person with a goodmemory =), kind and caring. This is what comes to my mind first. "Bad" qualities are not easy to list, because I think I should know you better to do that. I hope this helps you?!
Have a great summer my friend!"
§
"Se ho capito bene, il libro che stai leggendo in realtà è un'introspezione autobiografica...Stai leggendo te stesso e vorresti l'opinione degli altri, per non influenzare "la stesura" della descrizione di Simone Traina. E' giusto? Altrimenti, saresti "schifosamente" di parte :-) Beh, ora non ho tempo, perchè non è cosa dipoco scrivere di Simone Traina... Confermami che è questo quello che vuoi. Aggiungo che se sei stato assalito da incertezze su te stesso e hai bisogno di capire che non è così, sono a tua disposizione :-)

Ciao mbaruzzu."
"Nel periodo 1996/97, iniziavo uno dei più significativi rapporti della mia vita con una ragazza di Lentini e contemporaneamente, senza volerlo, nasceva un’amicizia solida che dura ancor oggi.
Insieme a me, nello stesso periodo, un altro ragazzo iniziava un altrettanto significativo rapporto con una ragazza lentinese...
Le due erano coinquiline e così, conobbi Simone Traina.
All’inizio, mi sembrò un tipo introverso. A breve, scoprii che faceva il mio stesso mestiere (agente di commercio) ma soprattutto che avevamo parecchie cose in comune. Si iniziò ad uscire insieme. Simone, era meglio di quello che avevo carpito all’inizio. Persona leale, corretta, sempre con una battuta simpatica pronta e disponibile a dar un aiuto, qualora ce ne fosse stato bisogno.
Nel 2000, avendo la passione dei viaggi in moto e cercando di fare un’impresa da ricordare per la vita, dovevo decidere dove andare.
Simone e la sua allora compagna, partivano per la Finlandia da amici.
L’idea di raggiungere Helsinki via terra mi balenò per la mente, lo proposi alla mia compagna e…ci organizzammo.
Simone parlò con i suoi amici finlandesi e combinò anche la ns. permanenza in Finlandia, prevedendo di farci ospitare e visitare insieme quella parte scandinava così affascinante.
Fu come previsto, uno dei più bei viaggi della mia vita. La sua presenza in terra straniera, dove usi e costumi erano naturalmente diversi dai nostri, mi aiutò a sentirmi “a casa”. Con l’inglese non sono mai stato un asso, Simone mi aiutò anche nel comunicare con gli altri e a lui, devo il fatto di aver conservato un buon rapporto con le persone che ci hanno ospitato.
Al ritorno da questa grande avventura però, le cose tra me e l’allora ragazza, cominciarono a sgretolarsi. Simone cercò di mediare intervenendo, parlandomi e spiegandomi quali fossero le sue impressioni. Era amico anche della mia ex e sperava in una ns. riconciliazione.
Mi ascoltò ore e ore, ma questo non servì ad evitare la fine del rapporto.
Fino ad oggi, questo è un capitolo che ho sempre preferito non approfondire più col Traina. La ragazza ormai, l’avevo persa (pur non avendo fatto nulla) e non aveva senso indagare e cercar di capire se Simone, in qualche modo abbia fatto certe confidenze dopo che gliele avevo rivelate.
Rivelare che un "figone della Madonna" in Romania mi tirava il filo, sapendo che Simone era amico anche della mia allora ragazza, lo ritenni successivamente un passo sbagliato…
Infatti, di li a poco, la mia ex fece 2+2…e pensò io l’avessi cornificata. Il che non è mai accaduto…ma chiaro che il dubbio le rimase a tal punto da insospettirsi ed allontanarsi in brevissimo tempo.
Insomma il Traina solo in quella occasione forse peccò, ma lo fece in buona fede.
Fine prima parte…dopodomani partirò e tornerò il 25!
Buon Ferragosto amico :-)"
§
"Nonostante gli impegni, eccoti la descrizione di quanto ho percepito:
persona intelligente, dedita al lavoro e che ama la musica.
Cura molto i rapporti di amicizia, distinguendo la sottile differenza fra amicizia vera e disinteressata rispetto a quella di comodo.
Qualche volta insicuro (chi non lo è?) sul da farsi, ma sicuro delle decisioni che prende.
Contorto nei ragionamenti (troppe seghe mentali), ma sincero fino in fondo.
Un buon amico per chi ha la fortuna di conoscerti bene.
Sempre e comunque gentile e signore."
§
"this isn’t really a easy job but i can try..
good things:
- patient
- generous to all
- unselfish
- good with kids
not so good things:
- you don’t take care of yourself, sometimes you are too kind!
- sometimes I have the feeling that your not brave enough to do the things you really want."
§
"Sinceramente non ho capito bene qual'è il "libro" che leggi... Sarà quello della tua vita?
Direi che ti ho già detto tutto in passato, non devo aggiungere nient'altro."

Per concludere...
un gioco durato un anno di cui probabilmente ve ne eravate persino dimenticati.
Quindi niente ricerca dell'io, niente viaggi nè paranoie o seghe mentali!!!
Sono sempre il solito burlone stravagante e rompicoglioni!
Vi abbraccio, tutti!
Vado a procurarmi un cappio, pensando a tutte le infondate cattiverie che avete detto sul mio conto :-D !

venerdì, luglio 27, 2007

La lievitazione del pane

Mi permetto di parlare di pane, perchè da buon siciliano desidero rammentarvi che da sempre, la Sicilia è stata considerata "il granaio dell'impero romano".
E' da considerarsi arte, la lavorazione del pane e la sua lievitazione.

Esperte, mi dicono che sono diverse, le tipologie di lievitazione, tra le quali:

1) Lievitazione aerobica;
2) Lievitazione anaerobica;
3) Lievitazione in forno.
Adesso vi chiedo: credete veramente che me ne freghi qualcosa del pane e della sua lievitazione?
Come al solito, voglio solo stuzzicare la vostra immaginazione, alludendo al pane, ma in realtà... brutti maiali mannari che non siete altro, sapete di cosa sto parlando!
In termini allegorici, cosa saranno mai le lievitazioni di tipo aerobico, anaerobico ed in forno?!?
Lascerò il piacere di trovare le soluzioni, alle vostre rispettive, creative e fantasiose immaginazioni.
Consentitemi un'ultima cosa:
Bossi della Lega Nord dice che loro, lo hanno duro; qualcun altro si vanta delle proprie dimensioni e delle performances, in termini di durezza e durata.
Sapete "cchi vvi rici u zzu Simone"?
"Il giorno in cui troverò una alla quale piace molle, la faccio impazzire!!!"

sabato, luglio 14, 2007

Il Padrino!


Lo scorso luglio 2006, mi fu proposto/imposto di divenire il Padrino di Nadia. Mai scelta più coerente è stata fatta! Un padrino siciliano, che le trasmettesse senso di protezione e sicurezza.

In effetti, mi era stato detto che Nadia era molto timida e che probabilmente, per il mio modo di scherzare, avrei potuto farla piangere.

Invece, pare che io abbia ereditato da mia madre la virtù di trasmettere senso di sicurezza e protezione ai piccoli... e non solo, aggiungo io, visto che l'allora mia ex, era di 6 anni più anziana!!!

Ho avuto il piacere di tenere fra le braccia quell'essere piccolo e delicato. Sentirne il respiro, seguirne lo sguardo e studiare movimenti ed espressioni.

Con me, la piccola, non ha pianto ed io dall'altra parte ho cercato di regalarle e strapparle qualche sorriso.

Mando un bacio, alla mia figlioccia preferita

...tanto, non ne ho altre :-) !!!

Una sgommata e via!



Catania: è stata una bella sorpresa trovare uno stronzo umano (non vorrete darmi a bere che quella "belva" è stata fatta da un cane?!? Magari da un incrocio tra un asino ed un alano arlecchino!?!) al giardino Bellini, mentre crcavo di mostrare le meraviglie della mia città a Sari & Tomi.
Forse la foto non rende giustizia, ma era veramente "Huge". Enorme.
Gli saranno venute mica le emorroidi, dopo averla mollata?!?
Sembrava un monumento! Che dico, un mausoleo!!!
Beh proseguendo la nostra passegiata, verso la via Etnea, si cominciano a sentire fischi e musica ad alto volume. In particolar modo si udiva la canzone "Young Man" dei Village People. Il tutto a coronare il corteo del "Gay Pride"!!!
Ma che cacchio! Ho beccato la giornata meno adatta, per fare da cicerone. Avreste dovuto sentirli: "Catanesi, aprite la mente e gli occhi"... inevitabile il mio commento ad alta voce: "...mentre voi aprite il "çulho"!
Infine ho persino incontrato un cliente, nei pressi dei quattro canti di città. Mi ha chiesto se ci fosse uno sciopero in corso.
Ma me le tirano dalla bocca, mi chiedo?!?
Ho dovuto rispondere: "Si, lo sciopero dei puppi"!!!
Ma ritorniamo alla foto.
Tomi, da motociclista, sembra seduto sulla sua Yamaha, pronto per cedere tutta la potenza del motore e sgommare sull'asfalto...ma la verità è che simula una seduta sul cesso, con tanto di "sgommata di merd@".

sabato, giugno 16, 2007

Un giro con la Venere Nera

Avete letto il titolo e subito avete pensato male! Siete i soliti maliziosi pervertiti !!!
Ma come sempre, nulla è scontato per me.
Volevo semplicemente stimolare la vostra mente ed ho giocato con le parole.
Invece la Venere Nera è la meravigliosa città di Catania.
Ieri, mi trovavo a Verona. Un tempo...come dire, di merda?!?
Ciononostante era piena di turisti ed il tutto per cosa?
L'arena e Giulietta e Romeo?!?
Per me è stato uno schiaffo all'orgoglio di catanese.
Lasciamo stare! Verona è davvero una bella città.
Siamo noi che abbiamo qualcosa che non funziona!
Ho imparato a conoscere la nostra città, grazie ad una grande donna: Adele Mantovani.
E' di Bergamo ed è stata la mia insegante di scuole elementari.
Al tempo ci insegnò a conoscere ed amare questa meravigliosa Città.
Ricordo con immenso piacere, tutte le gite in città.
Ci lamentiamo, che le cose non funzionano, ma nessuno muove un dito e nessuno conosce almeno un po', la città che ci tiene ancora in grembo.
Ho detto bene...dobbiamo ancora nascere!!!
Che ne dite di una bella gita virtuale?
Facciamo finta di aver dormito da esseri umani (niente discoteche e movida notturna: rincoglioniscono l'essere umano impedendogli di vivere la giornata com'è stata pensata da Chi ci ha Creati).
Ore 07.30 - Si comincia la giornata con una sana boccata di aria iodata, dal belvedere di Santa Caterina (Timpa di Acireale...ma non vi buttate giù!).
Si prosegue per una nutriente colazione sicula, quindi si prosegue per Santa Maria la Scala, dove si può gustare una buonissima granita accompagnata da due pagnottelle di caldo pane di semola o dua calde brioches...se siete di palati fini!
Un caffè miscela arabica e via! Direzione Catania!
Parcheggiamo l'auto in via Dusmet, in prossimità di piazza Alcalà (piazza Borsellino). Si prosegue a piedi verso il Duomo, costeggiando le pareti inclinate di via Dusmet e ad un tratto vi trovate davanti alla fontanella di Sant'Agata, nostra Patrona. Dovreste già sentire una bella sensazione!
Proseguite.
Cazzo avete già sete?!? Ok, ok!
Siete peggio dei bambini! Andiamo a bere qualcosa di dissetante al chiosco di fronte alla Porta Uzeda. D'obbligo un buon mandarino verde e limone, dite? Accordato, ma facciamo in fretta!
Non sono un preveggente, ma so già che romperete gli zebedei: dovete "cambiare l'acqua alle olive?"
Fatevi una bella pisciatina nei bagni pubblici di Villa "Varagghi" (altrimenti detta, Villa Pacini). Fatto?
Ora, filate dritto però altrimenti, "pidatuni 'ndo culu"!
ed avviciniamoci alla statua dell'elefante ( U liotru - simbolo della nostra Città).
Voci di corridoio narrano che i neo univesitari, dovevano arrampicarsi su per la statua, fino a toccare le palle del "liotru". Sarebbe il caso di fare tutti quanti, un bagno d'umiltà e farlo.
Siamo o no "marca Liotru"?!?
Alla vostra destra il Duomo di Sant'Agata ( http://www.apt.catania.it/aptctnew/NuovaHome/principale_2006.htm ).
Una visita a "Sant'Aituzza" è d'obbligo. Inoltre chi si sente legato al mondo della musica, dovrebbe fare tappa dinnanzi al monumento funebre dedicato al "Cigno" Vincenzo Bellini.
Uscendo dalla cattedrale, appena varcato l'ingresso, alla vostra sinistra, troverete la scala d'accesso alle "Terme Achilleane", appena ristrutturate ( http://www.comune.catania.it/portale/cstampa/cstampas2.asp?id=367 ).
Con le spalle rivolte alla cattedrale, vedrete il palazzo municipale alla vostra destra (all'interno potrete vedere le "Carrozze del Senato"), mentre il "Palazzo dei Chierici, alla vostra sinistra.
Se proseguite oltre il quest'ultimo, troverete la fontana "Acqua a linzolu" altrimenti detta Fontana Amenano ( http://www.provincia.catania.it/il_territorio/Territorio_ed_Ambiente/Parchi_-_Verde_ed_Aree_Protette/ctnatura/vulcano/AMENANO.html ), perchè alimentata dalle acque del fiume Amenano che scorre nel sottoterra cittadino (pare che le sue sorgenti siano originate dall'ormai inesistente lago di Nicito http://www.asicilia.it/cultura/storie/39.htm ).
Adesso dirigetevi dietro la fontana.
Mmmmhhhhhhh! Sentite che "odore" di pesce!
Sicuramente un buon biglietto da visita per discernere il mercato storico "A piscaria" dall'altro "Fera o luni". Alla vostra sinistra la "Funtana de sette canali". A proposito oltre la fontana ci sono dei tombini, al di sotto dei quali scorre un ramo del fiume Amenano. Sapevate che a sera c'è sempre qualcuno che pesca anguille, dai tombini? "A cchi ccazzu siti, v'aia 'nsignari e v'aia ppeddiri" !
Adesso con le spalle rivolte alla fontana dei sette canali, proseguite dritto, poi svoltate verso la prima traversa a destra e poi dritto verso piazza Currò, dove sono situate le Terme dell'Indirizzo ( http://it.wikipedia.org/wiki/Terme_dell ).
Alla destra delle terme, noterete l'ostello "Agorà" ( http://www.agorahostel.com/ ), sotto il quale all'interno di un ingrottamento lavico, scorre un ramo del fiume Amenano.
Merdacce!
Vorreste dirmi che siete già stanchi??!!?? O è percaso qualche bella straniera dalla pelle chiara che vi sta schiaccindo l'occhio? "Comu vi mancia?!?"
Va bene, io proseguo per l'itinerario:
- Casa Museo di Giovanni Verga (Via Sant'Anna)
- Casa Museo di Vincenzo Bellini;
- Teatro Greco ed Odeon Romano ( http://library.thinkquest.org/27892/data/odeon.htm ) ingresso, da Via Vittorio Emanuele;
- Via Crociferi, le chiese, i palazzi, villa Cerami ed il Barocco Catanese;
- Piazza Università e la chiesa della Colleggiata - Via Etnea;
- I quattro canti di Città (Via Etnea angolo via Di Sangiuliano);
- Piazza Stesicoro (Monumento a Bellini), le rovine dell'anfiteatro romano e la chiesa di San Biagio (fornace di S. Agata);
- Chiesa di S. Agata al carcere (Via Garofalo/Piazza Stesicoro);
- Rovine della chiesa di S. Euplio (Via S. Euplio);
- Teatro romano (via del Colosseo, angolo via Manzoni)
- Chiesa di San Gaetano alle grotte (in una grotta lavica, una tra le più antiche chiese Catanesi - Piazza Carlo Alberto);
Questo è solo un piccolo itinerario di ciò che conserva la nostra Città, sia alla luce del sole che nel sottoterra.
Scusate se sono orgoglioso d'essere catanese, ma se solo potessimo sfruttare una sola parte delle nostre risorse, potremmo tranquillamente occupare qualche posto nel settore turismo e, naturalmente l'indotto, non sarebbe cosa da poco. Invece manteniamo impiegati pubblici che se va bene rendono il 10% di quello che dovrebbero... il tutto con il bene placido di politici, amministratori e tutte quelle persone che li hanno messi ad amministrare le NOSTRE risorse!!!Per quanto ancora, dobbiamo ancora rimenere silenti ed impassibili?

sabato, giugno 09, 2007

Matrimoni & Friends


Una piccola parentesi: Faccio poche promesse e quelle poche che faccio, le mantengo...questione di tempo. Avevo promesso alla "dottoressa" che avrei pubblicato un altro post, ma a volte certi eventi acquisiscono priorità...non è che voglio infierire sulla tua curiosità.
Spero mi perdoneranno le nuove coppie Paola & Fabio e Sabina & Massimo: ho scattato delle fotografie, ma buona parte di esse sono venute sfocate!
Pensavo mi tremasse la mano per l'emozione (ci credete?!?) o per i troppi caffè bevuti...
Stronzate!!!
La macchina fotografica è stata comprata in occasione della nascita della mia nipotina Elin (13 Aprile), ma da allora, e non chiedetemi perchè, non ho mai letto le istruzioni. Sono certo che diminuendo la sensibilità, riuscirebbero delle belle fotografie. Comunque quelle sopra riportate, sono degne dell'autore...scusate se è poco!
Due bei matrimoni e tanta bella gente...ma viva Dio e la sincerità, anche qualche bella sgnacchera!
Comunque @azzi miei e di Michele se queste persone si sono incontrate!
Non venite a rompere i così detti fratelli bocconi e non malediceteci...in nessun caso!
Chiarito ciò, rinnovo i miei auguri. Vi vogghiu bbeni!
Concludo con una dolce canzoncina e...naturalmente provate a canticchiarla:
"Si maritau Rosa, Saridda e Pippinedda e iu, ca sugnu bbeddha, mi vogghiu marità"
Ricordatevi: "Fate quello che vi suggerisco io, ma non fate quello che faccio io"!!!


giovedì, maggio 17, 2007

Nel bene o nel male, l'importante è far parlare di se.


L'altra sera, un'amica intelligente (cosa rara, oggigiorno) e competente in materia di informatica mi ha espresso il suo parere circa questo blog.
Ufficialmente esprimo i miei ringraziamenti, perchè adoro ed apprezzo le persone sincere.
Fra i diversi suggerimenti, mi è stato fatto notare che parlo poco di me.
Questa è una provocazione bellissima, che peraltro accolgo a braccia aperte.
E' vero che il blog, non è montematico e che salto da un argomento ad un altro, ma è pur vero che ciò che riporto, nasce da me e quindi è come se scoprissi le mie carte, a poco a poco.
Voglio riportare una novella di Guy de Maupassant. Sarebbe interessantissimo effettuare un incrocio fra l'"Uno nessuno e centomila" di Pirandello, con la seguente novella.
La morta(1887)

L’avevo amata alla follia. Perché amiamo? Non è strano che per qualcuno esista al mondo un solo altro essere, un solo pensiero, un solo desiderio? E che sulla sua bocca ci sia un nome solo: un nome che viene di continuo alle labbra, un nome che ne prorompe come l’acqua da una sorgente, che sale dalle profondità dell’anima e vien detto, ripetuto, mormorato ininterrottamente, dovunque, come una preghiera? Non racconterò qui la nostra storia. L’amore ne ha una solamente, sempre la stessa. L’avevo conosciuta e me n’ero innamorato, tutto qui. E avevo vissuto un anno nella sua tenerezza, tra le sue braccia, nelle sue carezze, nel suo sguardo, nelle sue vesti, nelle sue parole, avviluppato, legato, incatenato in tutto quanto veniva da lei, così completamente che non sapevo più se fosse giorno o notte, se ero vivo o morto, se ero sulla terra o altrove. E un giorno ella morì.
Come? Non so, non so più.
In una sera di pioggia fece ritorno a casa tutta bagnata, e il giorno dopo tossiva. Tossì un’intera settimana, poi si mise a letto. Che cosa accadde? Non lo so.
I medici venivano, scrivevano ricette, andavano via. Qualcuno portava medicine e una donna gliele faceva prendere. Le sue mani scottavano, la fronte era madida e ardente, lo sguardo lucido e triste. Le parlavo, mi rispondeva. Che cosa ci dicevamo? Non so più. Ho dimenticato tutto, tutto!
Quando morì ricordo il suo sospiro lieve, quel lieve sospiro tanto debole: l’ultimo. L’infermiera disse: "Ah". E io compresi. Compresi.
Non seppi più nulla. Nulla. Vidi un prete che pronunciò una parola: "La vostra amante".
Mi sembrò che la insultasse. Dal momento che era morta non avevano più diritto di ricordare quella formalità. Lo scacciai. Ne venne un altro che fu molto buono, molto gentile. Piansi quando mi parlò di lei.
Mi chiesero mille cose a proposito del funerale. Non so più. Ma ricordo benissimo la bara, il rumore delle martellate quando inchiodarono il coperchio. Ah, Dio, mio Dio!
Fu sotterrata. Sotterrata! Lei! In quella fossa! Erano presenti alcune persone, amici.
Fuggii. Correvo. Camminai a lungo per le strade.
Poi tornai a casa e il giorno dopo mi misi in viaggio.
Ieri sono tornato a Parigi.Quando ho rivisto la mia camera, la nostra camera, i nostri mobili, il nostro letto, quella casa dov’era rimasto tutto quel che rimane della vita d’una persona dopo la sua morte, mi riprese un dolore tanto violento che poco mancò aprissi la finestra e mi buttassi giù nella strada.
Non potendo più rimanere in mezzo a quelle cose, tra quelle pareti che l’avevano riscaldata e protetta e che nei loro spazi, anche i più piccoli, dovevano conservare mille atomi di lei, della sua carne e del suo respiro, presi il cappello per fuggire via.
Di colpo, mentre stavo andando verso la porta, passai davanti alla grande specchiera che ella aveva fatto mettere nell'ingresso per vedersi dalla testa ai piedi, ogni giorno, ogni volta che usciva, per osservare se tutto era in ordine nel suo abbigliamento, dagli stivaletti alla pettinatura.
Mi fermai lì, basito, di fronte a quello specchio che l’aveva riflessa tante volte, ah!,
Tante e tante volte che doveva averne conservata l’immagine.
Me ne stavo lì, in piedi, lo sguardo fisso sulla fragile lastra, su quel cristallo piano e profondo, ormai vacuo, ma che l’aveva contenuta tutt’intera, l’aveva posseduta come me, posseduta quanto il mio sguardo appassionato, e fremetti. Mi sembrò d’amare quello specchio - lo toccai - era gelido! Oh, il ricordo!
Il ricordo, immagine dolorosa, immagine bruciante, immagine vivente, orribile immagine che fa soffrire mille torture!
Felici gli uomini che hanno un cuore simile a uno specchio, dove i riflessi scivolano via e si cancellano, un cuore che dimentica tutto ciò che ha contenuto, tutto ciò che gli è passato davanti, tutto ciò che hanno contemplato affettuosamente o con amore! Mi sento male!Sono uscito e mio malgrado senza rendermene conto, senza volerlo minimamente fare, sono andato verso il cimitero.
Ho ritrovato la semplice tomba di lei, una croce di marmo che reca incise queste brevi parole:
AMÒ, FU AMATA E MORI'.
E lei è la sotto, imputridita. Che orrore!
Singhiozzavo, la fronte sulla lapide. Mi sono trattenuto a lungo, molto a lungo.
Poi mi sono accorto che giungeva il tramonto. Allora un desiderio particolare, un desiderio folle, un desiderio degno d’un amante disperato s’è impadronito di me. Ho voluto passare la notte vicino a lei, un’ultima notte, a piangere sulla tomba. Ma m’avrebbero visto e m’avrebbero fatto uscire. Come fare?
Ebbi un’idea; mi alzai e cominciai a girovagare in quella città popolata da persone che non sono più su questa terra. Ho camminato, camminato...
Com’è piccola questa città in paragone all’altra, quella in cui viviamo! Eppure questi morti sono più numerosi dei vivi! A noi occorrono grandi case, strade, piazze per le quattro generazioni che guardano il sole contemporaneamente, bevono l’acqua delle sorgenti, il vino dei vigneti e mangiano il pane dei campi di grano!
E per tutte le generazioni dei morti, per tutta l’umanità discesa fin quaggiù, quasi niente... un pezzetto di terra.., quasi niente!
La terra li riprende, l’oblio li cancella. Addio!
All’estremità di quella parte di camposanto più frequentato, scorsi all’improvviso il cimitero abbandonato, quello dove coloro che sono defunti da tanto tempo terminano di mescolarsi alla polvere, dove persino le croci di legno stanno marcendo: il cimitero dove domani metteranno i morti futuri.
E' pieno di rose selvatiche, di cipressi scuri e robusti, una specie di giardino abbandonato, triste e magnifico, un giardino che si nutre di carne umana.
Lì ero solo, assolutamente solo. Mi nascosi dietro una pianta verdeggiante, appiattendomi tra quei rami grassi e scuri.
E attesi, avvinghiato al tronco come un naufrago al rottame.
Quando fu notte piena, notte fonda, lasciai il mio rifugio e mi misi a camminare tranquillamente, ma senza far rumore, su quel suolo popolato da morti.
Errai a lungo, a lungo, a lungo. Non mi riusciva di rintracciarla. Le braccia tese, gli occhi sbarrati, urtando nelle tombe con le mani, coi piedi, con le ginocchia, col petto e perfino con la testa, andavo avanti senza trovarla.
Toccavo, brancicando come un cieco che cerca la sua strada, percepivo lapidi, croci, ringhiere di ferro, ghirlande di fiori avvizziti!
Leggevo i nomi con le dita facendole passare sulle lettere. Che notte!
E non riuscivo a ritrovarla. Niente luna. Una notte spaventosa! Avevo paura, una paura atroce, per quei sentieri così stretti, tra due file di sepolcri.
Tombe, tombe, tombe! Sempre tombe!
A destra, a sinistra, davanti a me, intorno a me, dovunque tombe!
Mi sedetti su una di esse, poiché non potevo più camminare, dato che le ginocchia mi si piegavano per la stanchezza. Sentivo che il mio cuore batteva più forte. E sentivo anche altre cose. Quali? Un rumore confuso, indescrivibile!
Era nel mio cervello sconvolto, nella notte impenetrabile o sotto la terra misteriosa, sotto la terra seminata dì cadaveri, quel rumore?
Mi guardavo attorno. Quanto tempo sono rimasto là? Non lo so.
Ero paralizzato dal terrore, ebbro di spavento, sul punto di urlare, sul punto di morire.
E d’improvviso mi parve che la lastra di marmo su cui ero seduto cominciasse a muoversi.
Si muoveva come se qualcuno la stesse sollevando! D’un balzo mi spostai sulla tomba vicina e vidi - sì! - vidi alzarsi verticalmente la lastra che avevo appena lasciato e il morto apparire. Uno scheletro ignudo che la sollevava con le spalle curve.
Lo vedevo, lo vedevo con chiarezza, benché quella fosse una notte tenebrosa.
Potei leggere sulla croce:
QUI RIPOSA JACQUES OLIVANT, DECEDUTO IN ETA’ DI ANNI 51. AMAVA LA FAMIGLIA, ERA BUONO E ONESTO. MORI’, NELLA PACE DEL SIGNORE.
Anche il morto leggeva le frasi scritte sulla sua tomba.
Poi raccolse un sasso sul sentiero, un sasso aguzzo, e cominciò a cancellare, grattandole via, tutte quelle parole.
Le cancellò completamente, con lentezza, fissando con le occhiaie vuote il punto dove prima erano incise. Poi con la punta dell’osso che era stato il suo indice scrisse in lettere fosforescenti come quelle che si tracciano sui muri con i fiammiferi:
QUI RIPOSA JACQUES OLIVANT, DECEDUTO IN ETÀ D’ANNI 51. CON CATTIVERIA AFFRETTÒ LA MORTE DEL PADRE, DAL QUALE DESIDERAVA EREDITARE, TORMENTÒ LA MOGLIE ED I FIGLI, IMBROGLIÒ I VICINI DI CASA E RUBÒ QUANTO GLI FU POSSIBILE. MORÌ MISERABILE.
Quand’ebbe finito di scrivere, il morto rimase immobile a contemplare l’opera sua. Mi volsi indietro e m’accorsi che tutte le tombe s’erano scoperchiate, che tutti i cadaveri ne erano usciti e tutti avevano cancellato le menzogne scritte dai parenti sulle lapidi. Tutti avevano ristabilito la verità. Vedevo in tal modo che tutti erano stati i carnefici dei propri congiunti, astiosi, disonesti, ipocriti, bugiardi, canaglie, calunniatori, invidiosi.
Tutti avevano imbrogliato, rubato, compiuto tutti gli atti più abominevoli, quei buoni padri, quegli sposi fedeli, quei figli devoti, quelle fanciulle caste, quei commercianti probi, quegli uomini e quelle donne irreprensibili.
Sulla soglia della loro dimora eterna, adesso avevano scritto tutti la crudele, la terribile, la santa verità che tutti ignorano o fingono d’ignorare su questa terra. Mi venne in mente che anche la donna amata aveva dovuto tracciarla sulla sua tomba. E senza paura, oramai correndo tra i loculi semiaperti, tra cadaveri e scheletri, andavo verso di lei, sicuro che questa volta l’avrei rintracciata.
La riconobbi da lontano, anche senza vederne il volto che era ancora avvolto nel sudano.
E sulla croce di marmo dove poco prima avevo letto: "Amò, fu amata, e morì", scorsi:
USCÌ DI CASA PER TRADIRE IL SUO AMANTE, PRESE FREDDO SOTTO LA PIOGGIA, SI AMMALO' E MORÌ.
A quanto pare fui raccolto all’alba, inanimato, accanto a una tomba.
[Guy De Maupassant]

To be on time