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mercoledì, agosto 27, 2008

Foglie d'autunno



Come è straziante, soffrire, le sofferenze di un altro!!!
Non voglio dire molto.
Vi sembrerà insolito, strano, ma i libri che ho letto negli utimi quattro anni, si sono fatti scegliere. Come se, dovessero "consegnarmi" un messaggio.
Ultimamente, sono stato attratto da un libro di (udite udite) Enrica Bonaccorti - "La Pecora rossa".
Stupito, devo ammettere che scrive molto bene.
Alla fine del libro c'è una piccola poesia (il messaggio per me).
La sensazione, nel momento in cui la leggevo era come se la stesse recitando mia madre. Avevo la sensazione di udire la sua voce.

Al vento, le foglie s'arrendono danzando.
Lente, cadenzano il ricordo della stagione
che più non gli appartiene.
Senza un lamento, tornano alla terra.
Ora, che il tempo mio sfinito sfugge,
rubo slle foglie il loro triste esempio
e anch'io mi arrendo al vento del silenzio
Dal veneziano s'ciào (schiavo, servo - in Austria e Bavaria, "Servus"); "Servo Vostro".
Analogamente ad una corsa a staffetta (una sfida), ricevo e porto avanti il tuo testimone, mamma.
Come la tua semplicità, concludo questo post, con un semplice (ma ricco di significato), saluto:
Ciao, mamma!

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To be on time